PESCARA-ROMA CONFERENZA STAMPA SPALLETTI – Il tecnico giallorosso Luciano Spalletti si è presentato in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Pescara, valido per il posticipo del 33° turno di Serie A. Ecco le sue dichiarazioni:
Inizia l’allenatore
Innanzitutto volevo fare i complimenti alla Primavera per il risultato raggiunto e non è il primo. De Rossi sono ormai tanti anni che dimostra il suo valore. Inoltre siamo vicini al dolore della famiglia di Michele Scarponi.
Sulle condizioni di Emerson Palmieri
Emerson fa vedere di essere quasi guarito, deve continuare ad allenarsi in manierà più continua per arrivare al top. Allenarsi con tutto il gruppo è sicuramente un vantaggio, ci sono ritmi che sono molto simili alla partita. Sicuramente un valore in piè
Sul Pescara di Zeman
Partita da molte insidie, loro sono una buona squadra. In alcuni momenti hanno passato anche degli ottimi periodi senza però portare a casa il risultato. Dicevamo lo stesso dell’Empoli, che perdeva sempre ma si vedeva quel target di squadra, quel modo di stare dentro che è un lavoro quotidiano dell’allenatore in cui loro credevano perché lo eseguivano bene. Poi il risultato non dava loro merito per la qualità del lavoro. Però poi sono stati premiati. Si è visto il Crotone che è stato premiato. Il Pescara ha diversi ex, Zeman ha anche modificato qualcosa del suo modo di fare. La partita di andata la ricordo bene, abbiamo fatto enorme fatica, poi siamo stati bravi e abbiamo usato la migliore qualità di alcuni nostri calciatori.
Quali elementi possono fare la differenza nella corsa al secondo posto?
Gli elementi sono diversi, secondo me una squadra come la Roma e come il Napoli deve contare sulle proprie qualità, su quello che sarà il premio a fine stagione. È lì che esibiremo la pagella del nostro lavoro, un obiettivo più importante durante il lavoro della stagione è che squadra diventi quando arrivi in fondo. Noi abbiamo la possibilità di finire bene questo campionato nonostante il Napoli probabilmente abbia un calendario un po’ più facile. Ma siamo una squadra forte, come loro lo sono. Abbiamo la possibilità di fare la nostra corsa. Abbiamo portato quasi in fondo in campionato, dove abbiamo avuto delle difficoltà in alcuni momenti e abbiamo anche rallentato, ma non siamo mai andati indietro. Bisognerà vedere quello che riusciamo a fare in questo ultimo pezzo di campionato, che è corto e che diventa importantissimo. Siamo nelle condizioni, visto che non ci sono altre competizioni, di allenarci bene e di farlo nel migliore dei modi perché abbiamo una qualità importante e possiamo fare un risultato importantissimo.
Il progetto che prevede cambiamenti è alla base dei suoi dubbi sul futuro?
Ho contatto diretto con la società, ho accettato di lavorare con la Roma, ci lavoro con tutto l’entusiasmo possibile. C’è il risultato finale che determinerà molto, in queste partite può cambiare l’idea che ti sei fatto dell’altro. Siamo tutti concentrati a tenere duro fino alla fine. L’obiettivo è tenere duro fino in fondo, non darla vinta a nessuno di quelli che ci hanno detto che non ce la faremo o che è il momento dei processi o che siamo dei mediocri. Terremo duro fino in fondo e poi ci si incontra e si traggono le conclusioni finali. Fare male 3-4 partite di fila sarebbe una cosa nuova per quello che ha fatto vedere la Roma, quando siamo partiti abbiamo fatto discorsi di quello che saremmo riusciti a costruire. Secondo me questa squadra ha fatto vedere una linearità nei risultati, dovendo superare difficoltà. Ora abbiamo queste partite, non dobbiamo abbassare un centimetro e vogliamo giocarci questa posizione importantissima perché poi si fanno tanti discorsi, ma nelle ultime 10 partite la Roma ne ha vinte 8, pareggiata 1 e persa 1. Vogliamo finire così, andare avanti così. In fondo ci si confronta, se sarà questo il risultato, di quello che è stato l’andamento dell’anno. Secondo me tutti abbiamo fatto il nostro dovere al massimo, abbiamo messo dei contenuti importanti nel nostro tragitto, nella nostra costruzione di che squadra siamo diventati. C’è la possibilità di lavorare in modo importante in futuro.
Nicchi ha detto che siamo pronti per il VAR, molti addetti lavori non sono d’accordo perché è difficile valutare la forza dei contrasti. È favorevole?
Sono favorevole, ed è chiaro che ci sono delle motivazioni per cui diventa fondamentale e diventerà facile tirare le conclusioni corrette. Ce ne sono altre che rimarranno sempre dubbiose. La forza del contatto, la forza dell’impatto non riusciremmo a valutarla anche se, riguardandola e sezionandola, qualcosa di più si capisce. In generale sono favorevole, si vedono a volte dei calci di rigore dati dove non c’è proprio nessun tipo di contatto, dove il difensore non tocca l’attaccante. Sono brutti da accettare, quello mezzo e mezzo un po’ di dubbio rimarrà ma la percentuale sarà inferiore.