Luciano Spalletti ha parlato ai microfoni di ‘Sky Sport’ dopo Udinese-Roma, gara vinta dai giallorossi grazie al gol di Nainggolan. Proprio l’incapacità di chiudere il match è stata al centro dell’analisi dell’allenatore toscano. “Nell’essere tosti, siamo entrati in campo con l’occhio a mezza asta, determinati a portare a casa la gara. Se non concretizzi diventa obbligatorio che gli altri abbiano occasioni. Abbiamo gestito abbastanza bene, anche se dovevamo fraseggiare meglio nel secondo tempo, ma la difesa è stata brava a chiudere. Noi come la Juve? Abbiamo fatto passi in avanti importanti come mentalità, sì credo che stiamo migliorando. Dovevamo gestire palla meglio con Totti in campo. Per arrivare a diventare veramente quadrati serve soprattutto la personalità, il carattere e la continuità. La capacità di soffrire. Se i due centrali sugli esterni non partecipano all’azione, diventa difficile per i centrocampisti. Dovevamo forse chiuderla nel primo tempo. Dzeko? Se ti capitano tre o quattro occasioni devi sfruttarle. Se lo critico anche quando fa due gol è perché credo che sia stato al di sotto del suo massimo”.
Sul mercato: “La società mi ridice le stesse cose che dicono a voi, ma dopo di voi. Feghouli è vero che è un po’ più difficile. So che stanno lavorando, per ora riusciamo a sopperire alle assenze, ma se non abbiamo i giocatori giusti nei 40 giorni di fuoco tra febbraio e marzo, non se ne esce, puoi essere bravo quanto vuoi. Emerson è stato bistrattato da tutti, ma io ho già ricevuto chiamate dai miei colleghi”.
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