LAZIO-ROMA CONFERENZA STAMPA SPALLETTI – Il tecnico giallorosso Luciano Spalletti si presenta nella consueta conferenza stampa di vigilia, in vista della sfida di domani contro la Lazio alle ore 15.00. Ecco le dichiarazioni dell’allenatore della Roma:
Sugli infortunati
Oggi Manolas e El Shaarawy saranno in gruppo e svolgeranno tutto l’allenamento. Paredes e Salah sono a parte e Florenzi e Nura continuano il percorso riabilitativo.
Derby partita indecifrabile, quest’anno in più c’è una classifica molto corta. Quanto può incidere?
Qui bisogna dire subito che Inzaghi è stato bravo con i suoi ragazzi a creare un derby d’alta classifica. Le due squadre stanno facendo bene, è un confronto che vale molto in classifica. Poi ci sono anche le avversarie per cui diventa insidioso questo derby.
Sull’assenza di Salah. Potrebbe cambiare modulo dal punto di vista difensivo?
Prima di tutto qualsiasi modulo che cosa indica e che cosa vuole, vuole che si giochi a calcio. La Roma ha fatto vedere di sapersi adattare, di saper cambiare l’anno scorso in un modo quest’anno in un altro e per lunghi tratti ha fatto molto bene. Salah è il campione nell’andare di là e partire sopra. Però la Roma oltre che giocare sopra sa giocare anche basso. Dobbiamo essere convinti che i nostri comportamenti saranno quelli che decideranno come vadano le cose.
L’avanzamento di Bruno Peres può essere una soluzione e sulla possibilità che El Shaarawy giochi dal 1′
Entrambe sono due soluzioni possibili. Io aggiungo anche le ipotesi di Iturbe, di Totti. Insomma abbiamo una rosa che ci permette di sostituire i vari giocatori.
Sulla presenza dei tifosi della Lazio
Noi, tutti quelli che lavorano qui dentro, vivono la completa romanità dal lunedì al sabato. Si percepisce che la romanità è uno stile di vita, un modo di salutarsi, di incontrarsi, di allenarsi, e questo noi ce lo sentiamo addosso per tutta la settimana. Come ho già detto precedentemente il fatto di avere questa seconda pelle tu lo percepisci lo stesso.
Possibile indagine della digos sui tifosi della Lazio. Com’è il derby di Roma, come viene descritto o è una partita di calcio?
Prima di tutto il derby per quanto mi riguarda è una partita speciale che si vince come le partite normali. Smuove sicuramente le due classifiche, quella del campionato e quella dell’eterno confronto delle due squadre. Dal mio punto di vista riguarda il calcio più in generale. In questa settimana ho guardato immagini, senti frasi, discorsi che cercano di motivarti. Ho cercato di capire e ci sto pensando se questi sono i discorsi giusti in vista anche dell’obiettivo che si vuole percorrere sulle barriere. Per quanto mi riguarda se vado poi, per come sono fatto, per quello che è stato il mio passato, se vado a pensare a quelle cose che mi fanno piacere e che mi motivano, il pensiero va subito poi al video di Allan della chapecoense, prima della partita, come trasferiscono il loro entusiasmo di andare a giocare una partita importantissima, che ti crea quell’emozione e quella qualità di cui il calcio penso che abbia bisogno. E’ quella l’immagine che mi rimane più impressa, le altre mi scorrono velocemente. Mi viene voglia di arrivare dove erano arrivati loro. Non ci sono razze, c’è un pallone nel calcio.
Per la sua esperienza, avere giocatori come Totti e De Rossi in queste partite è un vantaggio o no?
Dipende, se si riesce a vincere le emozioni, si mantiene la lucidità è un punto a vantaggio. Se respirando 24 ore su 24 tutto l’anno quello che è il coinvolgimento sentimentale, a volte tu rischi di andare in over. Per cui sono sempre le qualità dei giocatori che fanno la differenza. Saper valutare tutto quello che sta in mezzo come un qualcosa da superare, ma non ad ogni costo, sempre attraverso una solidità mentale come abbiamo detto più volte.
L’ultimo derby con te in panchina la Roma lo vinse alla grande, mentre l’ultimo prima che andassi via lo perse analogamente. Questa squadra ha più convinzione di quella che si smarrì così dopo pochi minuti
Visto il tempo che è passato mi ricordo più l’ultimo di derby. Però, secondo me i calciatori della Roma hanno le qualità per vincerlo il derby, in questa partita qui c’è da cercare l’essere più noi stessi possibile. Loro stanno bene e stanno giocando un buon calcio, momento di entusiasmo, però la Roma ha le carte in regola per giocarlo alla pari, per portare a casa il risultato senza far si che l’addizione dei calciatori ci metta anche un’alta addizione di quello che devono fare singolarmente. Personalità, scelte giuste nei momenti giusti, queste sono le caratteristiche.
L’impressione è che l’ambiente Lazio dia un valore superiore a questa partita rispetto a voi. Inzaghi ha detto che sono 8 mesi che pensa a questa partita. Può essere un vantaggio o uno svantaggio?
Dipende da come lo recepiscono, da come lo realizzano. Io non ho letto quello che ha detto. Noi della Roma abbiamo due passioni in generale, in questo momento ne esercitiamo solo una, perché abbiamo lasciato tutto il resto di fuori. Ora tutte le attenzioni vanno solo per questa qui, partita importantissima, ci smuove due classifiche, per cui vale tanto, e noi gli creeremo l’attenzione che vuole la partita. Poi è chiaro che fino a tre giorni fa dovevamo darle anche alle altre partite. Se Inzaghi con i suoi giocatori è riuscito a determinarlo un derby d’alta classifica è perché ha vinto anche le altre. Fino a che ci sarà il Colosseo la Roma ci sarà, e di conseguenza ci sarà anche il derby.
Preoccupato dalla tenuta mentale della Roma? E poi, le da fastidio che la Lazio è favorita?
Secondo me c’è qualcosa che non torna in quello che è la sua analisi. Se noi abbiamo dei cali di tensione, spesso i risultati sono quelli che non vorremmo, e loro sono favoriti e la classifica vede che noi siamo primi la cosa stona un po’. Noi dobbiamo migliorare sotto certi aspetti, io sto sempre con la mia squadra, io amo i miei calciatori. Nell’amore c’è qualche volta l’occasione in cui c’è qualcosa che non va bene. Sono convinto che i miei calciatori di volta in volta migliorano quello che non va bene, soprattutto nelle letture o nelle scelte di squadra. Rivedendo le partite spesso si vede che in alcuni momenti scelgono male un dettaglio, è chiaro che si va poi a cercare di parlarsi chiaro. Bisogna fare cose importanti, e per farle c’è bisogno di avere dei risultati di livello sotto ogni comportamento individuale.
Sulle condizioni di Vermaelen, possibilità di vederlo a sinistra?
Thomas è un centrale, ma siccome sa giocare palla e ha frequenza di passo, può giocare da tutte le parti, ma il suo ruolo è centrale. Sta molto bene, nel senso che ha fatto degli allenamenti dove ha messo in discussione il problema che aveva in maniera seria e le risposte sono state positive. Di conseguenza se venisse scelto sa fare la sua parte.
Per la partita di domani sarà più importante attaccare bene o difendere bene?
E’ importante fare tutto, la scelta dei momenti diventa fondamentale. Gli avversari sanno stare bene in campo, quindi il dettaglio è importante. Noi dobbiamo gestire la nostra partita e quello è chiaro che poi ci darà i risultati dell’addizone.
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