DIRITTI TV SERIE A DICHIARAZIONI FENUCCI – L’amministratore delegato del Bologna, Claudio Fenucci, ha parlato al sito repubblica.it sulla situazione riguardante i diritti tv in Serie A. L’ex dirigente della Roma ha fatto alcune proposte, come quella di far vedere meno partite in televisione, in modo tale che i tifosi per guardare la partita dovrebbero andare direttamente allo stadio, così come fanno in Premier League. Ecco uno stralcio delle sue dichiarazioni:
“I numeri dicono che 132 partite trasmesse in tv catturano meno del 10% dell’audience complessiva in un mercato nel quale gli operatori non si fanno concorrenza sul tipo di prodotto trasmesso, ma sul prezzo dell’abbonamento. Significa che c’è spazio per una riduzione delle gare in diretta la domenica alle 15. Questo permetterebbe di recuperare un rapporto sano con i tifosi. Sarebbe un messaggio chiaro per dire che andare allo stadio è importante. Però, contestualmente alla riforma, bisognerebbe introdurre alcuni vincoli”.
Cosa risponderebbe al tifoso meridionale di una grande del nord che dovrebbe rinunciare alla partita della sua squadra in tv la domenica pomeriggio?
“Le grandi, che ricavano di più dai diritti televisivi, giocherebbero spesso negli “slot” utili a intercettare i tifosi internazionali per ridurre il gap sui diritti esteri con Spagna e Germania. Nell’arco di un anno i tifosi di una big potrebbero perdere 3-4 partite. Ma questo aprirebbe altri scenari: potrebbero aumentare di valore i diritti in chiaro perché in quelle giornate le sintesi varrebbero molto di più”.
#Roma, l’agente del brasiliano non ci sta e sbotta… https://t.co/bKWAgQQ8wL
— asromalive.it (@asromaliveit1) 16 ottobre 2016