ROMA-CROTONE CONFERENZA STAMPA SPALLETTI – Il tecnico giallorosso Luciano Spalletti parla in conferenza stampa alla vigilia di Roma-Crotone, gara valida per la quinta giornata di andata di Serie A. Ecco le sue dichiarazioni:
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Sugli infortunati
C’è solo Vermaelen che non potrà essere convocato. Sta migliorando e si valuterà nei prossimi giorni, in previsione della partita di Torino
La rosa troppo corta problema reale?
La rosa non è corta. E’ chiaro che però è implicito che ci sia anche qualche infortunato. Stiamo bene così, non è corta ed è di qualità.
Su Salah
Io faccio sempre un discorso complessivo, di squadra. Essendo un calciatore di qualità, che ha bisogno del supporto di un po’ di entusiasmo, se noi cresciamo come squadra, questo tipo di calciatori qui da un contributo enorme. Il primo passo lo dobbiamo fare noi verso di lui. Gli attaccanti hanno un peso superiore degli altri da portarsi via, perché se non fanno gol… Sotto l’aspetto della determinazione dobbiamo essere più velenosi.
Sulle parole di Pallotta
E’ il tipo di presidente che mi piace avere, una persona eccezionale. Ha una grande voglia di migliroare la Roma. Un presidente con grande empatia. A cena diventa subito uno showman, che ti trasmette fiducia, che crede in te. Da uno come lui io ci comprerei la macchina usata, è un modo di dire americano. E’ innovativo.
La punizione di De Rossi è finita. Lo rivedremo capitano e se si aspettava qualcosa di più
Si è finita, le tre partite sono finite. Hai fatto bene a ricordarmelo. Mi aspettavo quello che ha fatto. Se domani gioca gli ridò la fascia.
Su Nainggolan
E’ un po quello che ci sta succedendo a livello di squadra. Si può dire di quasi tutti gli elementi. Ho visto segnali importanti fatti nel discorso con la squadra quando siamo tornati da Firenze. Quello è ciò che dobbiamo continuare a fare rafforzando alcuni concetti in alcuni momenti: il possesso palla, l’essere più determinati in alcune situazioni.
Lei si sente di dire che resterà a lungo con la Roma?
Questo è un discorso che lo dirà poi il lavoro che riusciremo a fare insieme, quello che la squadra evidenzierà come comportamenti soprattutto. Non si può dire a priori ‘si farà così per due tre anni’, il futuro è in questo momento qui, ci giochiamo il futuro ora. Io devo essere quello che deve prendere le responsabilità, e anche nella direzione giusta.
Su Gerson. A che punto è il suo processo di adattamento?
Gerson è uno che ha delle qualità, poi bisogna vedere se riesce in una squadra come la Roma a metterle subito in evidenza e ad essere a livello che ci vuole. Bisogna dargli la possibilità di inserirsi e capire alcuni dettagli. E’ un giocatore che ha qualità offensiva, ma non è che tu lo debba mettere con le spalle girate perché non è rapidissimo, ha corsa e resistenza, ma la fase difensiva la deve migliorare, per cui poi la collocazione va fatta in maniera corretta. Secondo me a Plzen non ha fatto male, gli va dato un po’ di tempo.
Sulle parole di Corvino su Dzeko
Io so che gli ha risposto Sabatini. Secondo me Corvino è un grande professionista. E’ lui stesso che con quelle dichiarazioni sminuisce la prova della Fiorentina. Se si guardano gli episodi della partita diventa tutto più chiaro.
Secondo lei qual’è il maggior difetto che ha la Roma?
Bisogna concentrarsi su questa qualità del possesso palla. Bisogna comandare la partita. Soprattutto quelli che fanno la differenza nel reparto offensivo. Bisogna riportare qualche palla di meno dal nostro portiere, bisogna stazionare di più sulla metà campo avversaria, questa è la cosa sulla quale stiamo lavorando di più. Come ho detto prima vedo miglioramenti importanti e interesse dei calciatori a quello che facciamo.
Totti gioca dal primo minuto?
Può giocare dall’inizio sicuramente, come tutte le partite. E’ un giocatore della Roma e scelgo come ho sempre fatto.
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