Cagliari-Roma, conferenza Spalletti: “Torosidis, Totti e Juan Jesus…”

Luciano Spalletti
Luciano Spalletti (getty images) AsRl

CONFERENZA SPALLETTI / ROMA – Dopo la rovinosa e cocente eliminazione dalla Champions League per mano del Porto, la Roma deve subito ripartire e cercare i tre punti in quel di Cagliari. Alla vigilia della trasferta in Saredegna, mister Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa. Ecco le dichiarazioni più interessanti del mister.

Cagliari-Roma, conferenza Spalletti

“In un momento di tristezza infinita, vogliamo ricordare che l’incasso di Roma-San Lorenzo sarà devoluto totalmente in beneficenza per le zone colpite dal terremoto. Abbiamo riattivato anche ‘Football Cares’. Torosidis non sarà convocato, Totti non sarà convocato per un problema alla caviglia sinistra. Juan Jesus va valutato, ha preso una botta, ha fatto tutti gli esami. Oggi si allenerà a parte”. “A volte è importante resistere alle sconfitte e trovare nuovi obiettivi per le vittorie. Bisogna fare tesoro di questo risultato”. Sugli avversari di domani Spalletti ha detto: “Rastelli ha messo su una squadra forte e la sa far giocare in più modi. La sconfitta a Genova è stata determinata da grandi giocate degli avversari”. Sulla difesa a tre ed Edin Dzeko: “Le ipotesi ci sono sempre quando si ha una rosa ampia con diversi giocatori. Non credo che si debba buttare all’aria tutto. La difesa a tre non riguarda l’imminenza di domani. In avanti abbiamo molti ruoli doppi, domani probabilmente entrerà anche Ricci in questa rotazione. Non sembra che Dzeko abbia fatto male in queste partite qui”. Sulla batosta con il Porto: “I miei giocatori sono già in moto per ripartire, meritano sicuramente altre possibilità perché quella partita lì è figlia anche di episodi. Il comportamento dei calciatori ha dimostrato che è già tutto alle spalle”. Sui problemi di mentalità della squadra: “Non mi sembra di aver parlato di problemi di mentalità. La mentalità non è vincere sempre, ma è impegnarsi sempre. Da quando ci sono io la Roma ha un modo di affrontare le cose che mi rende orgoglioso di quello che hanno fatto i giocatori fin qui”. Sulle critiche personali ricevute dopo il Porto: “Ho sbagliato anche io, se il risultato è questo ho commesso degli errori. Ho pensato delle ore alle scelte fatte, il risultato rimane quello e mi dispiace. Quando si perde la formazione è sempre sbagliata”. Sull’impiego di Strootman e il titolare in porta: “Quello che conta è ciò che fa in allenamento dopo le partite e le valutazioni dello staff medico, che non danno alcun segno di dover metterci mano. Si può andare avanti tranquilli, quando siamo rimasti in 9 lui ha fatto molto bene. Lo rifaremo giocare domani. Quello del portiere sarà un tormentone tutto l’anno: inizialmente ha giocato Alisson perché Szczseny aveva fatto pochi allenamenti. Poi ho scelto lui, perché sappiamo ciò che può dare mentre di Alisson ancora non conosciamo tutto”. Su De Rossi: “Sta bene, ha fatto vedere di essere in buona condizione. E’ il primo ad essere dispiaciuto e ad essersi preso delle responsabilità. Sa quello che è successo, si sente troppo caricato e sbaglia perché lasciare in 10 la squadra pesa molto. Ne ho viste anche di peggio nel calcio e noi ci teniamo il futuro di De Rossi come calciatore”.

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