NOTIZIE AS ROMA – Il terzino sinistro della Roma in prestito dal Santos, Emerson Palmieri, questo pomeriggio ha rilasciato un’intervista alla redizione brasiliana di Espn. Queste sono le parole di Palmieri:
Il gol al Milan?
“Non era nei miei piani e non avrei pensato che potesse accadere. Naturalmente vogliamo giocare e siamo pronti a tutto, ma giocare a San Siro è diverso. Ci avevo giocato col Palermo, ma un big match è diverso. Quando sul tiro di Salah il portiere ha respinto corto mi sono visto il pallone davanti e non ci credevo. Ho tirato e segnato ma all’inizio ho esultato in maniera semplice perché credevo che il guardalinee avesse alzato la bandierina per un fuorigioco. Poi mi hanno abbracciato tutti, pstato un giorno speciale per me e per la mia famiglia. Me ne sono reso contro solo dopo un pò”.
L’arrivo alla Roma?
“Stavo giocando bene, poi mi sono fermato due mesi per un infortunio muscolare. Nell’ultima giornata di campionato volevo giocare a tutti i costi contro la Roma all’Olimpico, anche se avevo il gomito gonfio. Ce l’ho fatta ed è andata bene. La Roma si è interessata a me e ho pensato a questo anche dopo il gol al Milan. Le cose belle mi capitano sempre all’ultima giornata di campionato…”.
Sul rapporto con Garcia:
“Ho avuto sempre un ottimo rapporto con Garcia e non ho mai capito perché non avessi spazio, ma l’ho sempre rispettato. Quando è arrivato Spalletti ho continuato ad impegnarmi in allenamento. Lui non mi conosceva, mi ha dato una possibilità e gli sono piaciuto. Mi sembra di aver capito di avere possibilità di restare. Mai mi sarei immaginato di condividere lo spogliatoio con giocatori come De Rossi, Maicon, Dzeko, Castan. La prima settimana non credevo ai miei occhi. Soltanto dopo un po’ di allenamenti me ne sono reso conto”.
Totti?
“E’ una persona tranquilla, quando ci parli ti fa sentire a tuo agio. Da fuori non ho mai capito cosa rappresentasse per questa città. Roma respira calcio e ancora di più Totti. Quando entra in campo cambia tutto, sia la partita che il clima dello stadio. Impressionante, solo se lo vivi lo comprendi. A 39 anni si allena come tutti e sta molto attento al suo fisico, se resta in panchina fa ancora la differenza quando entra. Contro il Torino ha fatto gol dopo un minuto e quando ha segnato il secondo nessuno credeva a quanto era successo, è stato un giorno speciale. Spero di rimanere alla Roma per giocare ancora insieme a lui”.
Futuro?
“Ora la Roma ed il Santos devono parlarsi per decidere il mio futuro. Darò tutto per giocare la Champions League per la prima volta, è il mio sogno. Sarei molto felice di poter giocare una competizione che ho visito solo in tv. Essere alla Roma è sicuramente un grande risultato per la mia carriera”.
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