Ervin Zukanovic: Quando c’era la guerra sono scappato in Germania

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Ervin Zukanovic questa mattina è stato intervistato dalla Radio ufficiale della Roma

Sarajevo è una città meravigliosa
Mi manca, certo. Sono nato lì, e lì ho iniziato a giocare. E’ una bella città dove ho tanti amici. Mi piace andarci quando ho del tempo libero“.

Se ti dico ‘Coccinella’?
Quando c’era la guerra sono scappato in Germania dove sono stato 5 anni. Dopo la guerra sono tornato e ho iniziato a giocare in questa squadra di calcio chiamata “Coccinella”. Sono stato un paio di anni, poi ho cambiato squadra. Sono stato solo un mese in mezzo alla guerra e non mi ricordo molto, ma Dzeko c’è stato cinque anni e sa sicuramente più di me“.

Voi siete stati insieme in questa squadra
Si, ma era solo una scuola per bambini, poi si doveva scegliere un’altra squadra“.

Quindi le vostre strade si sono divise. Siete rimasti in contatto?
“Si e no. Lui è andato in Repubblica Ceca, ha lavorato tanto lì. Io ho avuto una carriera divisa per diversi Paesi e nella vita non c’è spazio per tenere sempre i contatti“.

Sei sempre stato un difensore?
Nelle giovanili ho giocato anche come mediano, ma quasi sempre difensore centrale. Con il Chievo ho giocato come terzino sinistro. Non preferisco un ruolo particolare, preferisco solo giocare. Mi sento bene in tutti i ruoli“.

Siamo stati preoccupati contro il Sassuolo perchè Spalletti ti spiegava che il pallone doveva sempre passare per Keita. Il mister ti piace?
Si è vero, lui è molto carico. E’ un mister che bisogna sentire e noi dobbiamo accettare quello che dice e fare quello che vuole.  Adesso giochiamo tutti bene e siamo più organizzati“.

Che effetto vi hanno fatto le parole del mister nel post Real Madrid?
Dopo la partita siamo stati tutti dispiaciuti, perché abbiamo avuto tante occasioni per segnare. Ma il calcio è così. Adesso dobbiamo concentrarci sull campionato, per poter disputare la prossima Champions. Giocare in Europa è una cosa meravigliosa. Adesso dobbiamo lavorare bene per queste dieci dure partite“.

L’Udinese giocherà in casa e sarà una partita difficile
Dobbiamo giocare il nostro calcio. In Italia nessuna partita è facile, anche se l’Udinese è in difficoltà sarà una partita complicata. Dobbiamo vincere“.

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