La Roma esce sconfitta dal Santiago Bernabeu per 2-0 dopo una prestazione sicuramente soddisfacente queste le parole dei protagonisti della gara
SPALLETTI IN CONFERENZA STAMPA
Rimpianti?
“Devo prendere atto del risultato. Dobbiamo essere realisti. Abbiamo perso 2-0 all’andata e al ritorno. Abbiamo avuto il triplo delle occasioni, ma fare un gol prima avrebbe cambiato la mentalità della partita. Però bisogna essere realisti. Zitti e a casa. Ce la dovevamo giocare, guai a chi dice che abbiamo fatto bene”.
Le occasioni avute?
“Si fa il salto mentale se si sfruttano le occasioni di vantaggio e di difficoltà che capitano durante la partita. A livello di testa siamo ancora deboli. In alcuni momenti ci si abbassa, non siamo continui, non siamo cattivi nel trasferirci fiducia. Ci mancano delle connessioni”.
A questo punto, quanta differenza c’è sul piano delle forze in campo tra le due squadre?
Loro hanno delle qualità importanti tra cui la forza nella testa che se ti capita una situazione mezza e mezza la sfruttano. Sanno il valore di questa partita e non gli crea l’ansia anzi ci mettono qualcosa di più. A noi accade il contrario e allora bisogna cambiare. E si vede. Loro sono più determinati. Poi faccio i complimenti ai miei ma se vogliamo continuare a rotolarci nei complimenti è facile e se invece di fare dei balzi facciamo solo passettini la strada diventa troppo lunga. Nel nostro ambiente si dice ‘siamo la Roma’. Sì, siamo la Roma e bisogna venire in questi campi qui a far vedere negli atteggiamenti che siamo la Roma. I discorsi contano poco. Sono perdite di tempo i discorsi.
Qualche anno fa grande ovazione al Bernabeu per Del Piero, oggi per Totti. Cosa ne pensa?
Penso sia giusto perchè questo stadio è sempre stato uno stadio che sa riconoscere la qualità dei campioni, la storia di un giocatore. Francesco Totti se l’è meritato questo applauso per come ha condotto la sua carriera e il pubblico del Bernabeu è un pubblico che sa riconoscere a chi dare i giusti tributi. Bravi tutti e due.
SPALLETTI A MEDIASET
Peccato.
“Se non fai gol e gli altri sì è inutile recriminare, 2-0 all’andata e 2-0 al ritorno”.
Dove si poteva fare di più?
“Non lo so se si poteva fare di più, per quello che si è visto sì, al’andata pensavo di poterlo passare il turno. Se vogliamo fare un’analisi profonda, probabilmente siamo bravi. La realtà è che dobbiamo crescere come cattiveria, come convinzioni, ancora siamo deboli, alla prima difficoltà non riusciamo ad essere una squadra di livello. Il Real non sta passando un momento bellissimo, ma anche quello che propone non è una cosa irresistibile”.
Con Nainggolan sarebbe stato lo stesso gioco?
“La squadra sarebbe stata la stessa, avrei inserito da qualche parte Radja, ma il modulo sarebbe rimasto questo. Sono d’accordo che la partita dell’andata sia arrivata troppo presto, in futuro metteremo a posto qualcosa. L’essere soddisfatti dalle prestazioni mi angoscia, figurati a che livello eravamo se siamo contenti di aver perso due partite 2-0. Bisogna crescere velocemente, così non va bene, bisogna fare meglio”.
Spalletti arrivato tardi?
“Non tiro dentro il lavoro di chi mi ha preceduto, perché è stato un bel lavoro. Per quello che ho visto la squadra è nella direzione giusta, bisogna fare dei balzi e non dei passettini in avanti. Quando rientro e vedo i giocatori essere predisposti ad essere soddisfatti della prestazione mi nasce un malessere difficile da superare”.
I problemi quali sono?
“La testa è fondamentale: il pensiero che far parte della Roma è importante come far parte di una famiglia, crea solidità. Secondo me stasera ci è andata anche bene. Non siamo migliorati tanto su quella forza mentale e la differenza è tutta lì: uno rientra nello spogliatoio ed è arrabbiato, non si rende conto dell’occasione che ha buttato via questa sera. Ci sono partite che rimarranno nella storia del calcio, per sempre, e questa è una di quella: ti apre una scorciatoia verso il calcio mondiale, più di quella che ti danno 38 partite in campionato”.
Quando si parla della gara d’andata che è arrivata troppo presto, vuol dire anche che lei è arrivato troppo tardi?
No, non voglio tirare dentro il lavoro di chi mi ha preceduto, che è stato un bel lavoro. Per come ho visto la squadra nell’ultimo periodo, è nella direzione giusta. Ma servono fare dei balzi, non dei passettini in avanti. Quando rientro dopo il 2-0 di stasera e vedo i giocatori predisposti ad essere soddisfatti… Questa cosa mi crea un malessere difficile da superare.
La Juve sarebbe passata nella stessa partita contro il Real Madrid…
E’ chiaro che poi la testa diventa fondamentale, avere quella convinzione che il lavoro è quello che sposta. Come abbiamo detto più volte, non bisogna perdersi nei momenti difficoltà. Secondo me ci è andata bene, mi sarei meravigliato. Con me pure, l’ho fatto anche io un risultato di quelli che mi porterò dietro. Stasera ho rivisto la stessa situazione, non siamo migliorati tanto su quella forza mentale. Farlo capire ai giocatori non è facile, cambiare quello che sono i pensieri dentro la testa dei calciatori. Bisogna ribaltare totalmente, uno entra negli spogliatoio ed è arrabbiato, e non sa rendersi conto dell’occasione che hai buttato via. Ci sono campionati con 38 partite, e poi ci sono partite che rimangono nella storia del calcio per sempre. Che vanno aldilà, questa è una scorciatoia per il successo. E tu te la devi giocare, il rimpianto non sarà quando tu hai perso. Ma quando non te la sei giocata. E noi non abbiamo fatto questo, per cui bisogna prendere atto di quello che è il risultato.
SPALLETTI A ROMA TV
“I massaggi mentali non vanno bene. Abbiamo perso e non fatto gol. Loro si sono meritati il passaggio del turno. Il campo dice questo, si fa i complimenti a loro. Per come la vedevo io era più difficile per loro portare a casa la qualificazione”.
La squadra ha creato molto.
“Ci sono situazioni dove giocatori che giocano nella Roma devono mettere a posto velocemente. Non abbiamo mesi di tempo. A questa partita va data l’importanza che ha e non l’abbiamo giocata con tutte le nostre possibilità. Io ho un malessere che mi da fastidio e che non posso non evidenziare”.
Bisogna prendere esempio dal Real?
“Sì, noi dobbiamo rimbalzare in avanti e non fare i passettini. Facciamo errori banali per essere la Roma”.
L’ovazione per Totti
“E’ giusta, il Bernabeu ha sempre riconosciuto la storia di un giocatore importante. Hanno fatto vedere di essere un pubblico eccezionale”.
Il Real?
“Il Real deve giovare per vincere la Champions. Mi meraviglierei che non possa farlo”.
SPALLETTI IN MIXED ZONE
‘Bravi’, ‘poverini’, ‘hai avuto sfortuna’. Abbiamo perso 2-0 all’andata e 2-0 al ritorno e non abbiamo fatto gol. Gli altri su un risultato di due 2-0 si sono meritati il passaggio. Il campo dice questo. Si fanno i complimenti a loro. Per come la vedevo io era più difficile per loro da portare a casa questa qualificazione. Ma la realtà è questa. Stop, chiuso. Non ci rotoliamo dietri ai vantaggi che ci sono dietro.
Quando si sbaglia è qualcosa di negativo.
Noi non abbiamo mesi e mesi, abbiamo dieci partite e avevamo questa qualificazione importantissima. A una partita del genere gli va data l’importanza che ha, questa è la scorciatoia per diventare uno della storia del calcio. E noi secondo me non l’abbiamo giocata secondo le nostre possibilità. Per questo io ho un malessere, un fastidio che non posso non evidenziare perchè altrimenti sono il solo a stare male. Invece bisogna essere più di uno perchè sono convinto di quello che dico.
Su questo dobbiamo prendere esempio dal Real.
Dobbiamo prendere esempio da loro su tutto. Bisogna balzare in avanti. Se si fanno solo passettini si arriva tardi, si fanno ancora errori troppo banali per essere la Roma.
L’ovazione del Bernabeu a Totti?
Cosa giusta. Il Bernabeu ha sempre saputo riconoscere la qualità e la storia di un giocatore importante. Totti se l’è meritata, il Bernabeu ha fatto bene e ha dimostrato di essere un pubblico generoso e incredibile.
Il Real Madrid giocherà per vincere la Champions?
Il Real Madrid deve giocare per vincere la Champions. Mi meraviglierei se non fosse così.
TOTTI A MEDIASET
Cosa hai provato all’ingresso in campo?
Emozione grandissima.
Che effetto ti fa il Bernabeu?
L’unico rimpianto che ho avuto.
Ti sei emozionato per l’applauso?
“Sì perchè sono ricordi, vuol dire che al calcio ho dato tanto”.
Cosa ti è mancato?
“Mi sono mancate un poi di cose. Però mi godo questo momento e poi vediamo”.
FLORENZI A MEDIASET
Buona partita, cosa è mancato alla Roma?
Il cinismo ci manca, come all’andata. Conta fare gol e non ci siamo riusciti.
Avete tenuto testa al Real in casa sua.
Abbiamo fatto un’ottima partita. Poteva essere una bella favola, abbiamo proposto il nostro gioco e li abbiamo anche messi sotto. Peccato.
C’è la voglia di arrivare oltre il terzo posto?
Il nostro obiettivo è quello di giocare queste partite. Dovremo arrivare più preparati con più cinismo.
Ci si rivede l’anno prossimo qui?
Certamente si.
MANOLAS IN MIXED ZONE
Un misto di sensazioni, da una parte c’è chi dice di una buona prestazione e dall’altra Spalletti che non vuole sentire parlare di questo…
“E certo, abbiamo perso e quindi non si può essere contenti. Abbiamo fatto una buona prestazione ma non vale niente”.
Sei palle gol, un’ora a giocare alla pari non è da tutti...
“Abbiamo sbagliato occasioni incredibile, poi con il Real quando prendi gol la partita è finita”
Voi come vi sentite?
“Siamo arrabbiati, non possiamo essere contenti quando perdiamo 2.0 in una partita che potevamo vincere. Secondo me nel calcio nulla è impossibile”
Troppo forti loro o solo colpa della Roma?
“Quando sbagli così tanto…Loro sono forti ma noi abbiamo dimostrato in tutte e due le partite di non essere tanto inferiori”
Ora resta il campionato. Quale obiettivo avete?
“Di vincere tutte le partite ed arrivare in Champions”
Questa partita dovrebbe dare più ambizione. La Roma in tre mesi è cambiata in meglio…
“Noi lavoriamo tanto sul campo per migliorare e si vede in campo che la Roma sta crescendo”
Tre mesi fa avete preso schiaffi dal Barcellona e oggi invece ve la siete giocata alla pari…
“Sì abbiamo preso schiaffi però il Barcellona in questo periodo non puoi giocare contro loro, sono troppo forti”
MANOLAS A ROMA TV
Il mister ha detto di essere più convinti di potercela fare. Oggi avete creato tanto ma senza segnare.
Dobbiamo essere più convinti, se hai paura quando giochi contro il Real perdi. Abbiamo dimostrato di poter vincere con tutte le altre squadre, abbiamo creato tante occasioni ma non abbiamo fatto gol e loro sì. Il calcio è così.
C’è rabbia o questa partita dà una nuova spinta per andare avanti?
Quando perdi non c’è partita bella. Siamo la Roma e quando perdiamo siamo arrabbiati.
Come cambia il campionato dopo questa partita?
Con l’Udinese è fondamentale, se vogliamo andare in Champions dobbiamo vincere lì.
Real candidato a vincere la Champions?
Il Real è troppo forte ma c’è il Barcellona, il Bayern Monaco.. Vediamo.
Che partita è stata?
Abbiamo giocato abbiamo creato tante occasioni clamorose e non abbiamo segnato.
Come valuta l’applauso del Bernabeu a Totti?
Come sappiamo Totti è come un dio, un giocatore che ha creato le cose più importanti in Italia. E’ un ragazzo e un capitano incredibile e lo vogliamo con noi.
ZIDANE A PREMIUM SPORT
Un giudizio estetico sul Real?
“Abbiamo giocato bene. La Roma ha fatto una bella partita e noi abbiamo avuto delle difficoltà nella prima parte di gara”.
Ma il Real deve vincere e convincere…
“Vero, il pubblico di Madrid è esigente, ma i calciatori lo sanno”.
Non avete concesso troppo in difesa?
“Si, ma è normale perché la Roma ha giocatori importanti, soprattutto davanti”.
Gli Applausi per Ronaldo stasera?
“Meritati, per lui e per tutta la squadra. Cr7 ha fatto una grande gara”.
Totti?
“Contento per lui, la gente lo ha applaudito stasera”.
JAMES RODRIGUEZ A PREMIUM SPORT
Dopo 30 anni il Real elimina finalmente una squadra italiana. Una liberazione?
“Una qualificazione meritata del Real, ma la Roma è un’ottima squadra”.
Com’è giocare con Ronaldo che è sempre marcato?
“E’ un orgoglio giocare di fianco a lui. Cristiano chiede sempre molto ma da tantissimo alla squadra”.
Gli applausi del pubblico stasera?
“Ci sono partite che riescono bene, altre meno ma questo è il calcio. Stasera gli applausi sono meritati”.
KEYLOR NAVAS MIXED ZONE
Sei il Buffon della Liga?
Gigi è un mito. Mi fa onore, ma ora penso alla vittoria che ci ha permesso di passare ai quarti di Champions e non all’inviolabilità della porta.
Che partita è stata?
Sì, sono cosciente che non è stata facile. Sono gare in cui un gol subito può costare caro. Loro hanno avuto diverse occasioni, ma le cose sono andate bene.