IL TEMPO Dall’estate prova tv per insulti razzisti

De Rossi e Mandzukic
De Rossi e Mandzukic

Il mondo del calcio, scosso dall’ennesima inchiesta giudiziaria, si è calato nei problemi quotidiani. Ieri si è tenuto un consiglio federale, che a prescidere dall’inchiesta «Fuorigioco», ha preso in esame molte questioni importanti. Il prediente Tavecchio ha chiesto «alla Lega di serie A di anticipare la finale di Coppa Italia: non so chi andrà in finale, ma spostare l’ultimo atto della competizione darebbe una mano a Conte e alla nostra Italia in vista dell’Europeo». La finale dovrebbe svolgersi sabato 21 o domenica 22 maggio: Conte aveva già chiesto l’anticipo di almeno una settimana per concedere qualche giorno di vacanza ai calciatori. «Abbiamo ricevuto l’apertura della Lega di A – ha aggiunto Tavecchio al termine del Consiglio – ma tutto dipenderà da quali squadre si qualificheranno per la finale». Altra svolta imminente riguarderà la prova tv. Tavecchio spiega: «Durante l’estate l’istituto della prova televisiva sarà rivisto alla luce delle ultime esperienze: vogliamo permettere agli organi giudicanti di valutare nel miglior modo possibile i diversi casi». Promessa quindi una modifica del regolamento sulla prova tv per quanto riguarda gli insulti razzisti e discriminatori, dopo gli ultimi casi relativi ai diverbi Sarri e Mancini e De Rossi e Mandzukic. «Cattiva pubblicità da questi eventi? Tutti i giorni siamo messi in cattiva luce – ha precisato Tavecchio – ma il mondo del calcio è un’altra cosa: si giocano 700mila partite l’anno e solo nello 0.5 per cento delle gare ci sono problemi. In ogni caso, già in passato è stata fatta un’integrazione alla prova tv per le bestemmie.

Altra svolta epocale in arrivo per la Lega Dilettanti. Tavecchio ha svelato la novità: «Al compimento del diciottesimo anno di età i giocatori devono avere una finestra di tre mesi per decidere se restare nella società di appartenenza o cambiare club». Si vuole aprire un tavolo di discussione sul «vincolo sportivo. Sarebbe un atto di cambiamento importante, anzi epocale per tutto il mondo dilettantistico». Si vedrà ma ieri il mondo del calcio ha provato a tornare alla normalità.

Fonte: Il Tempo

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