(G. Lengua) – «Voglio attingere alle esperienze passate». A Trigoria non è arrivato solo il nuovo allenatore, ma un uomo che conosce la città con i suoi vizi e le sue virtù, un tecnico che sa come creare una forte empatia con i calciatori che vivono l’ambiente romano, grazie alla saggezza maturata in quattro anni di trascorso giallorosso. Al Bernardini, Luciano Spalletti ha preso in mano la Roma dirigendo il primo allenamento in vista della partita con il Verona. Si è vista subito un’impostazione di lavoro differente rispetto a Garcia. Il nuovo allenatore ha tenuto prima un discorso generale allo spogliatoio e poi ha incentrato l’allenamento – circa due ore – sulla tattica, dividendo la squadra in reparti: quello difensivo si è allenato con Baldini e Domenichini, quello offensivo è rimasto assieme al tecnico. Entrambi gruppi hanno effettuato un focus tattico per prendere confidenza con il calcio che proporrà l’allenatore nei prossimi mesi. «La squadra fisicamente sta bene» ha assicurato Lucio. Il gruppo, infatti, almeno nel primo giorno di scuola, sembra aver risposto in modo convincente alle novità introdotte dal toscano, che ha potuto contare anche sulla presenza di Manolas e Nainggolan, recuperati dopo l’infortunio muscolare rimediato con il Milan.
GLI ASSENTI Assente invece dal campo (per una sessione individuale) Gervinho per via di un dolore al ginocchio, scaturito da una contusione presa tre giorni fa in allenamento. Stesso lavoro anche per Maicon (solito fastidio al ginocchio), Keita (dolore al polpaccio), Uçan e ovviamente Strootman (con cui il tecnico ha voluto parlare a parte). Salah invece è stato segnalato leggermente claudicante, la società però assicura che non ha alcun problema particolare. Contro l’Hellas Spalletti potrebbe tornare al 4-2-3-1, rivisto e corretto per le diverse caratteristiche degli attuali giocatori a disposizione. La difesa appare certa con Digne a sinistra, Manolas e Ruediger centrali e Torosidis a destra. I due centrocampisti potrebbero essere De Rossi e Nainggolan, sulla linea dei trequartisti partendo da destra dovrebbero agire Salah, Pjanic e Florenzi (o Iago Falque), mentre in attacco è scontato l’impiego di Dzeko. Non è da escludere che il tecnico decida di disegnare la squadra con un 4-3-1-2, o solo per domenica affidarsi al modulo che i giocatori meglio conoscono, ovvero il 4-3-3, magari apportando qualche piccolo correttivo nelle poche ore di lavoro che rimangono prima che la sua nuova Roma scenda in campo.
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