(E. Menghi) – De Rossi sì, Keita no. La Roma è partita per Verona con gli uomini contati a centrocampo, dove è stato registrato l’ennesimo e annunciato forfait: il maliano è rimasto nella capitale a curarsi dal fastidio al polpaccio e proverà un difficile recupero per il Milan. Il neosposo, invece, stringerà i denti e con una caviglia dolorante (sotto infiltrazioni) giocherà dal 1’ contro il Chievo. Perché c’è bisogno di lui, assieme all’unico reduce Vainqueur, viste le assenze per squalifica di Nainggolan e Pjanic e l’infortunio di Uçan. Slitta ancora il rientro di Totti: qualche allenamento in più gli servirà per riacquisire sicurezza e tono atletico. Per sabato ci riprova. Nel frattempo, Garcia deve reinventarsi la Roma con i titolari a disposizione e una panchina baby. Proprio un giovanissimo, però, dovrebbe essere lanciato dall’inizio: Sadiq è pronto per rimpiazzare Dzeko, stavolta nel suo ruolo naturale di prima punta, con Salah, Iago Falque e Gervinho alle spalle in un 4-2-3-1 in cui Florenzi potrà restare terzino. L’alternativa, sempre valida, è il 4-4-2 con il jolly di Vitinia e lo spagnolo esterni di centrocampo, Torosidis in difesa con Rudiger, Manolas e Digne, e il diciottenne nigeriano in panchina.