L’avvocato Lorenzo Contucci, sempre vicino alla causa dei tifosi, ha spiegato quali sono gli scenari dopo il comunicato emesso stamattina dalla Questura di Roma. Queste le sue parole:
“Da un punto di vista legale, il Daspo è inapplicabile, poiché la partita di ieri non era una manifestazione sportiva organizzata in ambito CONI, come dispone l’art. 2 bis della legge 377/01. Da un punto di vista diverso, credo che l’equilibrio e il buon senso siano grandi doti per chi nella nostra società ha ruoli di rilievo. È la politica che deve valutare l’adeguatezza sotto questo profilo. Il match di ieri è stato una festa e sarebbe controproducente rovinare ex post un bel momento finalizzato alla beneficenza”.
Cosa succederà ora?
“Bisognerebbe essere nella testa della Questura per capirlo. Sarebbe come fare una partita in un campetto di periferia tra scapoli e ammogliati: il Daspo non è applicabile in nessun caso. Possono fare una denuncia penale se qualcuno ha commesso un reato, ma certamente non il Daspo. Il fatto che si sia giocato all’Olimpico tra vecchie glorie non cambia nulla. Dal punto di vista del buon senso, si è trattato di una partita di beneficenza, tranquillissima in cui lo stesso Candela ha chiesto di andare. Attaccarsialla lana caprina in questo modo è segno di scarso buon senso, auspico che la Questura di Roma non prenda alcun provvedimento perché così si scoraggia la gente ad andare allo stadio, come se già i tifosi non fossero abbastanza incentivati a farlo”.
Tanti lamentano un accanimento nei confronti della Curva Sud. Lei è d’accordo?
“Sono d’accordo non al 100%, ma al 1000%. Auspico che la Questura si guardi intorno, perché quando si dice che in tutta Europa è così si dice qualcosa di non vero: basta vedere gli altri stadi italiani e quelli europei. Non si dicessero cose inesatte”.
Il tifoso come può tutelarsi di fronte a queste situazioni?
“Purtroppo soltanto non andando allo stadio. Ricordo che è la prima volta che una Questura si comporta in questo modo dal 1927 a oggi. Mi sembra che i risultati siano sotto gli occhi di tutti. È giusto auspicare il rispetto delle regole ma ci vuole buon senso”.
Fonte: vocegiallorossa.it