Il 2015 è ormai agli sgoccioli, un’annata non proprio indimenticabile per la Roma, che in generale è passata attraverso varie delusioni, come le eliminazioni in Coppa Italia (ben due) ed Europa League, i problemi con la Curva Sud, la querelle stadio di proprietà ancora non risolta e la recente crisi con il rischio esonero per Rudi Garcia.
La Redazione di AsRomaLive.it si concentra oggi sui calciatori che hanno vestito la maglia dei capitolini, scegliendo Top, Flop e rimandati di quest’anno solare così altalenante e con poche gioie di stampo gialloroso.
–TOP-
Alessandro Florenzi voto 7,5 – Il buon Ale, ormai ribattezzato ‘Bello de Nonna’, dove lo metti sta. Un jolly dalle mille qualità, che continua a crescere grazie allo spirito di sacrificio e la genuinità che mostra dentro e fuori dal campo. Il 2015 è stato l’anno in cui è stato promosso terzino destro come nuovo ruolo, ma anche in cui ha realizzato quello che forse resterà il gol più spettacolare della sua carriera, la conclusione da metà campo contro il Barcellona. Difficile eguagliare il coraggio e l’abnegazione del 24 romanista.
Radja Nainggolan voto 7 – Prestazioni a volte non esageratamente positive, ma il belga è certamente il centrocampista più positivo del 2015 giallorosso. Non toglie mai la gamba, non salta una partita se non fermato dal giudice sportivo. Peccato gli manchi qualche guizzo vincente in più. La gara giocata con la fascia di capitano a novembre contro l’odiata Lazio testimonia l’importanza del ‘Ninja’.
Mohamed Salah voto 7 – Il più positivo e continuo tra i nuovi acquisti estivi, ha giocato metà stagione diventando uomo determinante per la Roma dopo aver già stupito tutti con la maglia della Fiorentina nei primi sei mesi. Rapidissimo e concreto, ha steccato un paio di gare importanti (contro BATE e Inter) ma risultando decisivo anche in Champions League. Senza di lui l’attacco stenta parecchio.
-RIMANDATI-
Antonio Rüdiger voto 5,5 – Arrivato a Roma a sorpresa per sostituire Yanga-Mbiwa appena partito, con alle spalle un infortunio al ginocchio non proprio facile da superare. Gettato nella mischia ha fatto il possibile, mostrando scarsa tecnica di base ma tanta voglia di fare. Sfrutta discretamente la fisicità e le ultime gare del 2015 hanno mostrato un difensore migliore e già maturo. Con l’anno nuovo dovrà crescere tanto.
Edin Dzeko voto 5,5 – L’acquisto più acclamato, capace di smuovere migliaia di tifosi già dallo sbarco a Fiumicino, non ha rispettato le attese. Quel gol alla Juventus aveva illuso mezza Roma, senza però avere quella continuità necessaria e qualitativa da bomber vero. Le colpe però non sono tutte sue, anzi…Ma nel nuovo anno urge il Dzeko di Manchester o di Wolfsburg.
Gervinho voto 6 – Una prima parte di anno da 4 in pagella, svogliato, statico, lontano parente del calciatore imprescindibile visto nella stagione precedente a Roma. Dopo la mancata cessione negli Emirati Arabi si è scoperto un Gervinho nuovo, non solo letale nelle ripartenze ma anche cecchino sotto porta. Una fase finale del 2015 decisamente da 8. Ma il 2016 dovrà essere fatto di continuità e non di passi indietro.
-FLOP-
Maicon voto 5 – Regressione fisica e mentale per uno dei calciatori più decisivi durante il primo anno di Rudi Garcia alla Roma. Appesantito ed impresentabile, ha saltato quasi tutti i primi sei mesi tra problemi al ginocchio e condizione non giudicabile. Evitata la rescissione è tornato all’inizio della nuova stagione senza migliorare di troppo l’apparato fisico-atletico. In 12 mesi una sola prestazione degna di nota, contro l’Udinese lo scorso 28 ottobre.
Iturbe voto 4,5 – Doveva essere il suo anno, dopo un 2014 di stabilizzazione a Roma. Invece, gol al derby a parte, abbiamo visto un talento straordinario perdersi in un bicchier d’acqua, tra nervosismo per le occasioni gettate al vento e lacrime per una cessione poi rimangiata dal d.s. Sabatini. Pecca di personalità e carisma, ricomincerà dal piccolo Bournemouth con l’augurio che torni ad essere un calciatore vero.
Doumbia 4 – Flop vero dell’anno romanista, voto bassissimo da dividere, sia ben chiaro, con la dirigenza e con chi ha deciso di portarlo a Roma a gennaio scorso in condizioni fisiche pietose. Non si è mai adattato, le reti a Sassuolo e Genoa solo lampi indolori di un attaccante che ha trovato linfa vitale solo tornando a Mosca in prestito. Non vuole più rivedere ne’ sentir parlare dell’Italia, vallo a biasimare…
A cura di Keivan Karimi (Twitter @KappaTwo)
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