Mesi di accanimento terapeutico non sono bastati a rianimare un rapporto morto. Stavolta Pallotta ha deciso. La Roma è pronta a cambiare, l’era Garcia è ai titoli di coda: dopo lo strazio tollerato per 12 mesi il presidente, allineato all’umore di una città furiosa, non ne può più. C’era una Roma prima dello Spezia, c’è un’altra Roma dopo: nulla è più come prima, tutti sono convinti che serva un’immediata decisione. Il paradosso che completa il quadro è però che Pallotta e i dirigenti, pur avendo già deciso l’esonero di Garcia, non possono ancora cacciarlo: non senza avere in mano un’alternativa spendibile con la piazza e con la squadra.