Clamorosa eliminazione dalla Coppa Italia per la Roma, che perde all’Olimpico ai calci di rigore con lo Spezia. Ecco le pagelle del match di Coppa Italia:
-ROMA-
DE SANCTIS 5,5 – Regala un brivido ai suoi tifosi respingendo malissimo un tiro di Situm. Imparabili i quattro rigori calciati dallo Spezia.
MAICON 4,5 – Lento, prevedibile, strano che non sia crollato prima del tempo.
RUDIGER 6 – Unico sufficiente, capace di salvare in 2-3 occasioni sui contropiedi di Nenè e compagni. Finisce stremato.
CASTAN 5,5 – Salva un gol fatto su Catellani, poi fa il suo senza troppi ghirigori. Fisicamente non sembra ancora al top.
PALMIERI 5 – Terzino non di categoria, impaurito alla sua prima ufficiale da titolare, intimorito dalle urla di Garcia. Dal 79′ DIGNE 4,5 – Entra malissimo in partita, non azzecca un cross e compie un paio di errori da matita rossa.
VAINQUEUR 5 – Il massimo che riesce a fare e qualche tocchettino, pure impreciso, in mezzo al campo. Quando prova a calciare riesce a prendere persino la bandierina del corner. Dal 64′ DE ROSSI 5,5 – Quasi impalpabile, non regala ne’ sicurezza ne’ geometrie in campo. Bravo solo per il penalty.
PJANIC 4 – L’involuzione fatta persona; quando la Roma gira è tra i migliori, quando è in difficoltà il bosniaco si nasconde come se avesse paura di essere intravisto da qualcuno in tv. Il rigore sulla traversa è la sintesi del suo momento pessimo.
UÇAN 4,5 – Di voglia ne ha in quantità industriale, di qualità forse anche. Ma non si ricorda più come si gioca con i compagni, va in tilt dopo un’oretta di gara.
SALAH 5 – Lontano parente della freccia di inizio stagione, dà il fritto ma con la consistenza di un fantasma.
DZEKO 5 – Commoventi i suoi recuperi difensivi persino ai tempi supplementari, ma lì davanti è utile quanto un frigorifero al Polo Nord.
ITURBE 4,5 – Non gli riesce proprio nulla, anche lo stop più semplice del mondo. Il suo domani è già lontano della Roma, e qualche compagno attuale lo invidia pure. Dal 61′ FLORENZI 4,5 – A fine partita non abbiamo ancora capito in che ruolo abbia giocato. Evanescente e senza patria.
GARCIA 4 – Il punto più basso della sua era giallorossa è arrivato in un tristissimo pomeriggio invernale, con l’Olimpico semi-vuoto terreno fertile solo per gli esuberanti e meritevoli tifosi dello Spezia. Una squadra inguardabile, senza equilibrio, che non sa mai cambiare passo e mai in grado di valorizzare Dzeko come punta centrale. La sconfitta ai rigori è tutt’altro che casuale, una punizione assoluta che simboleggia l’evaporarsi dell’ennesima speranza di costruire una stagione decente. Andare fuori da una competizione che avrebbe posto di fronte dopo lo Spezia una squadra di C come l’Alessandria e in semifinale una tra Samp, Milan e Fiorentina è come un suicidio premeditato. La sua era probabilmente finisce oggi.
-SPEZIA-
Chichizola 6.5; Martic 7, Valentini 6, Terzi 8, Migliore 7; Misic 6, Canadjia 6.5, Brezovec 7, Situm7 ; Nenè 7, Catellani 7.
Subentrati: Juande 6.5, Ciurria 6, Acampora 7.
Allenatore: Di Carlo 7,5.
A cura di Keivan Karimi (Twitter @KappaTwo)