L’allenatore della Roma Rudi Garcia ha parlato al termine dell’ottavo di finale perso ai rigori contro lo Spezia allo stadio Olimpico. Queste le sue parole:
Tempo fa disse che si sarebbe fatto da parte quando si sarebbe reso conto di non essere più d’aiuto. Oggi quanto sente di poter essere d’aiuto dopo questa eliminazione?
“Non è un problema. Io spingerò la squadra fino alla morte se servirà. Questa sera siamo colpevoli perché non siamo riusciti a segnare nei 90 minuti. Dovevamo vincere prima dei rigori. Ora siamo efficaci in difesa, tre gare senza prendere il gol, ma non riusciamo più a segnare. La cosa che mi fa arrabbiare è che abbiamo perso la fiducia. Per me è fondamentale. Spero stasera sia di lezione ai calciatori, non si può giocare con i dubbi. Dobbiamo rialzarci, vincere domenica e riacquistare fiducia col carattere e l’orgoglio che servono dopo questa eliminazione”.
Dov’è l’errore in questa Roma?
“Non siamo riusciti ad avere fiducia nelle giocate offensive. Abbiamo ritrovato la solidità difensiva. I calciatori devono capire dove sono, ovvero in una società importante. Non si può uscire dalla Coppa Italia contro una squadra di Serie B. Complimenti a loro e alle loro qualità ma siamo stati noi a regalare loro fiducia”.
Oggi i primi cori di protesta verso di lei. Questo può ferire la sua voglia di rialzare la Roma?
“I tifosi sono giustamente arrabbiati ed io sono il primo. Dovevamo vincere e non lo abbiamo fatto. Noi non siamo solo delusi ma anche arrabbiati. Questa rabbia andrà messa in campo domenica. Come ha detto Florenzi, spero di essere fischiato da 70mila tifosi che da 3000 perché vorrebbe dire che allo stadio c’è tanta gente che ci segue”.
Ha parlato dell’atteggiamento dei giocatori. Scelgono le partite in cui giocare?
“Assolutamente no. Io sono il primo, sono il loro scudo. Dobbiamo finire il 2015 nel migliore dei modi e si può fare solo vincendo domenica. Giocando bene o male, ci servono i tre punti. Rifletterò a come arrivare alla gara col Genoa”.
La squadra andrà in ritiro? Si sente tradito da qualcuno?
“Assolutamente no, non mi sento tradito da nessuno. Ho parlato con i giocatori e non dirò a voi cosa faremo fino a domenica”.
La Roma continua a scivolare, è al quinto posto oggi e nella classifica 2015. Spesso si è parlato di fattori esterni come incisivi nelle difficoltà. Questo non nasconde difficoltà latenti?
“Non credo sia così. Siamo lontani dai primi ma dobbiamo vincere domenica per avvicinarsi. Fino al derby, tutto andava abbastanza bene. Non è vero che troviamo sempre alibi, questa sera non ce ne sono e l’ho detto chiaramente. Abbiamo le nostre responsabilità, non dobbiamo mollare e tornare a vincere”.
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