Se la Roma oggi incassa prestigio, decoro (cit. Sabatini) e milioni dalla Champions League è anche grazie anche al portiere della squadra allenata da Luis Enrique. Prima, ed era ancora fine estate, si è fatto sorprendere dal tiro dell’anno di Florenzi poi, a completare l’opera, mercoledì sera ha impedito a tutto il Bayer Leverkusen di trovare quel gol che avrebbe mandato avanti i tedeschi e spedito, quantomeno in purgatorio, la Roma. Oltre che riconoscenti, i romanisti sanno essere anche molto appassionati, in grado di passare in un batter d’occhio dall’amore all’odio e viceversa. Con Szczesny è stato colpo di fulmine, certificato e santificato dalla parata su Bonucci che oggi rappresenta la differenza in classifica tra Roma e Juve, poi c’e stata la crisi, partita proprio col Bate Borisov, e oggi, dopo qualche timida confidenza, la passione è scoppiata di nuovo