Le due partite del gruppo E Roma-BATE Borisov e Bayer Leverkusen-Barcellona finiscono in pareggio, risultati che permettono ai giallorossi di qualificarsi agli ottavi di Champions League. Di seguito le parole di Rudi Garcia:
E’ la prima volta che una squadra arriva agli ottavi di Champions tra i fischi.
“Senza la Curva Sud l’ambiente è diverso allo stadio. La squadra ha fatto di tutto per segnare e vincere, ci sono stati 24 tiri in porta. Certamente potevamo fare meglio. Alla fine ci siamo qualificati e in questo momento, con questo ambiente negativo, aver superato il girone è un messaggio ancora più forte”.
Questa squadra sta vivendo un momento difficile dal punto di vista del gioco.
“Potevamo fare meglio ma una squadra che fa 24 tiri in porta non è una squadra che gioca male o che crea poco. Non serve ricordare i giocatori che abbiamo in infemeria, ma la panchina oggi era corta sul piano offensivo, a parte Salah non c’era nessun altro. Dzeko ha chiuso la partita con i crampi e non potevamo cambiarlo. Fino all’ultimo abbiamo provato a segnare e abbiamo tenuto un buon equilibrio, visto sapevamo che il Leverkusen non stava vincendo. E’ il primo obiettivo della stagione che abbiamo centrato. Siam contenti, soprattutto perché a febbraio avremo altre forze e un altro momento”.
Si aspettava di più dalla sua Roma?
“Si, per questo volevamo vincere e null’altro. Non l’abbiamo fatto ma sapevamo che c’era un altro risultato utile. Alla fine il pareggio ci è servito come il pane, come dite voi in Italia”.
Il momento della Roma è una mancanza di certezze, fiducia o condizione fisica? Da cosa dipende?
“Non è nemmeno più la stessa squadra, in attacco ho meno soluzioni. In questo momento giocano sempre gli stessi. E’ un momento complicato, ci mancano i 2 punti di Bologna e i 2 di Torino, che era possibile prendere. Avendoli avuti, parleremmo di un’altra Roma. Serve fare risultati anche nelle difficoltà. Ora restano 3 partite alla fine dell’anno. Per Napoli dobbiamo recuperare in fretta, visto che abbiamo speso molto sul campo. Faccio i complimenti ai ragazzi, la qualificazione non era scontata”.
Si nota che la squadra non è rimasta compatta. Dzeko spesso è andato in pressing e la squadra non lo ha accompagnato.
“Giusto, quando si attacca bisogna manovrare tutti insieme, bisogna dare più soluzioni al portatore di palla. C’era la possibilità di giocare di più tra le linee e non l’abbiamo fatto. Mi sono piaciuti i primi 20’ del secondo tempo, abbiamo spinto ma non siamo riusciti a segnare. Quando non si segna, non siamo al riparo da brutte cose che potevano succedere e per fortuna non sono successe. Almeno abbiamo avuto fortuna, con il pari del Barcellona e la parata strepitosa di Szczesny che ci ha tenuto a galla”.
Fonte: Mediaset Premium
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