Eppure c’era chi ci aveva avvertito. «Destro è più forte di Higuaín». Una radio telefona a Beppe Savoldi, titolato a parlare di Bologna-Napoli dall’alto dei centocinquanta gol più uno fatti di qua e di là, e quello legge dentro chissà quale intestino o fegato l’aruspicina della domenica. «È più freddo dell’argentino. Se giocasse lui nel Napoli, segnerebbe di più». Arrivederci, linea allo studio. Ovviamente in studio e fuori tutti a ridere, questo è il destino dei profeti, un po’ perché in genere la sparano grossa e un po’ perché gli tocca sempre andare controvento. Così, mentre nel magico mondo che cambia idea ogni settimana si sente dire che Higuaín è il miglior nove della serie A, anzi del mondo, più forte di Suárez, anzi è il Messi del Napoli, uno da Pallone d’oro; il Tiresia di Gorlago un tempo valutato due miliardi di lire diffonde on air il suo presagio. E ci prende. O meglio, per questa domenica ci prende: Destro è più forte di Higuaín. Due ne fa lui e due quell’altro che cammina sulle acque, ma i suoi gol come ha scritto Gianni Mura sono più utili alla causa.