“Strano Paese il nostro: a Roma la legalità riceve indifferenza. È incredibile come il percorso che il prefetto ed il questore di Roma hanno intrapreso con straordinaria sintonia istituzionale, al fine di garantire il rispetto della legge anche allo stadio Olimpico, sia stato bollato come eccessivo e penalizzante per i gruppi ultras”. Lo afferma Lorena La Spina, segretario nazionale dell’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia.
“Ed è incredibile – prosegue La Spina – come ai più sia sfuggito l’unico derby degli ultimi 50 anni senza il benché minimo accenno di incidenti o disordini. Una città come Roma, compromessa dal degrado amministrativo di cattive gestioni, certificato dagli esiti di un’indagine che si allarga a macchia d’olio nella selva dell’illegalità e del malaffare, non sa cogliere il valore di un percorso costruttivo, pienamente svolto all’interno delle regole che appare destinato a ripercuotersi favorevolmente sui cittadini, sullo sport ed anche sulle due società romane”.
“Alla Roma e alla Lazio è data oggi l’occasione storica di rinnovare una tifoseria che al proprio interno contiene una componente becera, con la quale non è mai stato possibile alcun dialogo, pronta a strumentalizzare la massa ed a compiere atti che gettano discredito, oltre che sulle stesse società e sul calcio, anche sulla Capitale”.
“Non possono essere dimenticate le persone accoltellate, gli striscioni vergognosi, le centinaia di petardi, le vere e proprie bombe carta che hanno ferito numerose persone, i cori ignominiosi che hanno portato alla chiusura delle curve anche nel palcoscenico internazionale. Siamo fermamente convinti – conclude il funzionario di Polizia – che il valore della legalità non possa segnare il passo a causa di interessi poco chiari e protettivi di logiche opache e pericolose”.