LA REPUBBLICA De Rossi a casa, Garcia lo risparmia per il Barcellona

De Rossi
De Rossi

La sorpresa arriva dalla lista dei convocati: Daniele De Rossi non è partito per Bologna. Alle assenze di Salah, Gervinho e Totti, si aggiunge quindi anche quella del centrocampista, che sembra essere arrivata per motivi precauzionali, visto l’impegno in Champions di martedì prossimo, a Barcellona. Garcia non sembra però preoccuparsi troppo neanche dell’emergenza vissuta in attacco. «Ora gli altri dovranno sfruttare queste assenze — la mano tesa verso Iago Falque e Iturbe dal francese — io sono fiducioso, le soluzioni le abbiamo. Iturbe, tra l’altro, ha le stesse caratteristiche di velocità e potenza atletica di Salah e Gervinho».

Oggi al Dall’Ara si respirerà un’atmosfera particolare dopo gli attacchi terroristici in Francia. Garcia era a Parigi quella notte, e continua ad essere scosso. «Sono cose orribili, i miei pensieri vanno alle famiglie delle vittime e ai feriti. Hanno attaccato le nostre fonti di piacere: uno stadio, un ristorante, un concerto. Ma dobbiamo rimanere uniti e continuare a vivere per non dargli ragione. I giocatori quando arrivano nello spogliatoio devono solo pensare al piacere di fare il più bel mestiere del mondo». Con Destro, al Bologna in prestito, un pericolo in più oggi pomeriggio. «Sarà un piacere rivedere Mattia. Ma non c’è solo lui da sorvegliare: hanno Giaccherini e Brienza, ma, in generale, è la squadra che sta meglio e noi dobbiamo superare questa cosa e fare il nostro per ottenere la vittoria». Ci saranno Pjanic e Dzeko, sconfortati dalla mancata qualificazione della Bosnia all’Europeo. «Erano delusi quando sono tornati — continua Garcia — ma li ho trovati positivi e hanno tanta voglia di dare il massimo per prendersi una rivincita con la Roma, ottenendo qui grandi risultati».

E ieri è apparso uno striscione a firma Curva Sud a Piazza Farnese. “Le peuple romain est solidaire avec Paris” (Il popolo romano è solidale con Parigi), un gesto di vicinanza e solidarietà alla popolazione francese. A riportarlo è l’edizione odierna de La Repubblica.

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