IL TEMPO Roma, tutto in una notte

Pjanic
Pjanic

(E. Menghi) – Non sono bastati quattro gol per fare tre punti all’andata a Leverkusenl’Inter nel frattempo ha dato alla Roma una lezione di cinismo e stasera, non importa se azionando la macchina del gol o innalzando un muro in difesa, l’unica cosa che conta è aggiudicarsi la sfida di ritorno col Bayer in un Olimpico semi deserto. Perché il mini-campionato della Champions rischia di finire in anticipo se la squadra di Garcia dovesse fallire i prossimi 90 minuti e, nonostante esista un piano B economico nel caso in cui gli ottavi sfumassero anche quest’anno, a Trigoria la qualificazione rientra negli obiettivi prefissati ad inizio stagione. E nessuno lo ha mai nascosto, a differenza dello scudetto: «Sarà una gara importante, i ragazzi lo sanno. Nessuno – ha sottolineato il tecnico francese alla vigilia – è qualificato e nessuno è fuori nel nostro gruppo, ma noi non abbiamo scelta: dobbiamo solo vincere». Il 4-4 in terra tedesca chiede vendetta: «La rabbia può darci uno stimolo in più. Usiamo la nostra frustrazione in campo». E l’esperienza accumulata dopo gli errori commessi lontano dalla capitale: «Abbiamo preparato la gara riguardando il match d’andata, dove abbiamo fatto anche grandi cose: in 70 minuti abbiamo dimostrato di poter far male, ma bisogna fare le cose in modo migliore. In campionato sappiamo iniziare forte e segnare per primi, appoggiamoci su quello e riportiamolo in Champions».

La strategia di Garcia è quella attuata contro Udinese, Fiorentina, Palermo e Carpi, partite differenti tatticamente ma in cui i giallorossi hanno chiuso i conti nel primo tempo e hanno dovuto poi gestire il vantaggio. A Leverkusen è mancata proprio questa abilità, perché la Roma era riuscita ad acciuffare il pareggio dopo aver subito due gol che in altri tempi l’avrebbero magari buttata giù, invece ha saputo rimontare fino a portarsi sul 4-2, ma il crollo finale è stato da manicomio. Non sono ammesse pazzie oggi, perché è già una sfida da dentro o fuori, o quasi: il Bayer vincendo andrebbe a +5 e la Roma dovrebbe fare un’impresa a Barcellona e battere il Bate Borisov per sperare di passare il turno in questa spiacevole eventualità, confidando nel contemporaneo tracollo dei tedeschi. Una mission impossibile da evitare. Stasera l’obbligo è vincere per scavalcare il Leverkusen in classifica e restare in gioco per un posto agli ottavi. Per Garcia sarebbe una rivincita personale, in Champions ha guidato al successo i suoi solo contro il Cska Mosca: appena una vittoria in nove giornate, un bottino misero da arricchire subito per non restare a mani vuote. Identica la situazione dei baby della Roma, che dopo due pareggi e una sconfitta sono costretti a fare risultato pieno oggi alle 14 a Trigoria con i pari età del Bayer.

All’andata si sono fatti beffare nel recupero e per sperare di passare il turno devono riscattarsi in casa. Piccoli come i grandi, che ritrovano «il capitano del momento», assente negli ultimi due turni di campionato: «Daniele giocherà, è importante per noi anche psicologicamente», ha spiegato Garcia, che chiama a rapporto i leader. Ci riprova anche con i tifosi, ma la frattura con il prefetto non si è rimarginata e sono stati venduti solo 13 mila biglietti: «Penso che le grandi serate di calcio vadano giocate in uno stadio pieno». Non sarà così e a chi se l’è presa con la società ha risposto Feliziani, l’addetto alla biglietteria: «Se non avessimo messo le barriere, avremmo dovuto chiudere l’Olimpico. Eravamo all’oscuro di questo giro di vite, altrimenti avremmo aspettato ad aprire la campagna abbonamenti». Non è troppo tardi, invece, per sistemare le cose in campo: serve la notte perfetta, con o senza pubblico.

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