C’era una volta la patria del catenaccio, del tatticismo esasperato e del primo non prenderle: con il fiore all’occhiello del campionato (forse) più difficile del mondo, di certo però non il più bello. La strada per lo scudetto era lastricata di 1-0 e i nostri tecnici ne facevano un vanto, ostentando il loro pragmatismo come unica via per il successo. Storia recente,non preistoria. La penultima Juve di Conte mise tutti in fila grazie alla migliore difesa e la prima di Allegri pure, segnando quanto le sue inseguitrici. Ma la musica cambia e la serie A di quest’anno viaggia sulla falsariga dei principali tornei d’Europa. La Roma capolista ha infatti allungato il passo grazie al suo attacco: 2.5 gol di media a partita, in 10 giornate. E il secondo reparto offensivo lo ha il Napoli del capocannoniere Higuain: in questo momento rivale più autorevole dei giallorossi. Osarepaga eguidano gli allenatori che puntano sul 4-3-3.