Sono alla fine sette i candidati che aspirano alla presidenza della Fifa in occasione delle elezioni del 26 febbraio prossimo. La Commissione elettorale ha annunciato oggi che ad aspirare alla successione di Blatter sono il principe Alì Bin al Hussein di Giordania, il presidente della Federcalcio liberiana Musa Hassan Bility, l’ex vicesegretario generale della Fifa Jerome Champagne, Michel Platini e Gianni Infantino, rispettivamente presidente e segretario generale Uefa, lo sceicco del Bahrain e numero uno della Confederazione asiatica Salman bin Ebrahim Al Khalifa e Tokyo Sexwale, attivista anti-apartheid (fu compagno di carcere di Mandela a Robben Island) e oggi politico e uomo d’affari sudafricano. Rispetto agli annunci dei giorni scorsi da parte dei diretti interessati, non c’è traccia del 51enne ex centrocampista di Trinidad&Tobago David Nakhid, che sosteneva di avere il supporto dell’Unione Caraibica.
BLATTER RASSICURA LA RUSSIA — “È escluso, la Russia non perderà la Coppa del Mondo”. Così Sepp Blatter, sospeso da presidente della Fifa, in una dichiarazione all’agenzia russa Tass ha ribadito che l’edizione 2018 dei Mondiali si svolgerà sicuramente in Russia così come da programma.
Fonte: gazzetta.it