L’avvocato Lorenzo Contucci ha parlato della situazione che coinvolge la Curva Sud da inizio stagione:
“L’ordinanza di ieri è una lezione di democrazia. Indica la strada da seguire nel rapporto con i cittadini. E’ in atto un’azione troppo veemente nei confronti dei tifosi; e lo dice un Giudice, non un Ultrà. Ciò che si vuole criminalizzare e reprimere è lo stesso dissenso. E fare questo non è democratico. I passaggi che mi hanno colpito nella motivazione: – “non c’è mai stato il motivo di allarme”… visto che il provvedimento parlava di allarme per l’ordine pubblico. – E poi, le censure del Questore sono riferire a manifestazioni di dissenso che possano “contagiare” altri tifosi. Anche se dissenso civile, anche se composto. E’ un’ordinanza. Quindi ora può essere utile in casi simili. Ed è un segnale molto importante che ha una rilevanza mediatica. Anche perché il Giudice ‘è sopra’ la Questura. Se non ratifica ciò che fa la Questura è una notizia. E’ la politica che adesso deve fare la sua parte. Un input ora può arrivare solo dall’alto. Se qualche parlamentare si svegliasse… le cose potrebbero cambiare. La normativa che è stata varata dal Governo in proposito probabilmente è anticostituzionale quindi ci rivolgeremo al TAR”.
Fonte: Centro Suono Sport
Durante la protesta della Curva Sud andata in scena al di fuori dello stadio Olimpico nel corso di Roma-Sassuolo, due tifosi romanisti erano stato identificati dalle forze dell’ordine per aver acceso un fumogeno nella zona antistante l’Obelisco.
Per entrambi era arrivata da parte del Questore una denuncia ed un provvedimento di Daspo, ma solamente due giorni dopo il GIP Arturi, ha dichiarato che “la richiesta d’istanza non merita accoglimento, non ravvisandosi i supposti per la convalida del provvedimento indicato. Una ricostruzione obiettiva degli elementi fattuali ricavabili dalle relazioni di P.G. non consente di riscontrare i motivi di allarme enfatizzati nel provvedimento sanzionatorio e quelle connotazioni di marcata pericolosità per l’ordine pubblico, ingiustamente addebitate ad una pur estemporanea manifestazione di protesta, che, al di là di un corale e chiassoso atteggiamento oppositivo, non risulta essere mai trasmodata in iniziative potenzialmente lesive per l’incolumità dei presente, fatta eccezione per il temporaneo fastidio prodotto dalle emissioni di fumo“.