Un Gervinho a questo livello non si era probabilmente visto nemmeno nel primo anno di Garcia. Oppure la memoria collettiva romanista, più vicina alla seconda metà della scorsa stagione, lo aveva rimosso. L’ivoriano è davvero imprendibile, capace di sfruttare una condizione fisica di nuovo ottimale, riuscendo a far ricredere il mondo giallorosso sulle sue potenzialità. Non Garcia, che su di lui ha sempre puntato, anche quando era impopolare farlo, anche quando tante perplessità per il suo continuo utilizzo serpeggiavano all’interno dello spogliatoio. La prestazione di Firenze, quella che ha contribuito a una vittoria che vale la testa della classifica, non ha fatto altro che confermare il momento di Gervinho: cinque gol nelle ultime sei gare, tra campionato e Champions, per una media di una rete ogni 140 minuti, circa, a cui vanno aggiunti due assist. Un ruolino di marcia da centravanti, e proprio in quel ruolo il tecnico l’ha anche utilizzato nel mese di assenza di Dzeko.