Doveva essere l’anno del centravanti. Arriva il puntero e la Roma si arrotola in una piega europea, al pari delle big o, per restare in Italia, di squadre come la vecchia Juve, che aveva Tevez, o come il Napoli che trova in Higuain la sua eccellenza. Invece che cosa succede? Che la caratteristica della Roma è la forza offensiva, ma non (ancora) grazie ai gol del suo centravanti. La squadra di Garcia è una cooperativa del gol, con le frecce padroni delle porte avversarie. Sono dodici i marcatori stagionali e degli attaccanti, chi più chi meno, hanno segnato tutti.