Finito in cella venerdì e interrogato ieri dal gip, Andrea Baroni si è avvalso della facoltà di non rispondere. Eppure, secondo i magistrati di Milano che stanno indagando sulla sua società di consulenza con sede a Lugano, avrebbe molte cose da raccontare. Sul presunto maquillage dei bilanci con cui alcune società di calcio si sarebbero garantite l’iscrizione ai campionati di A e B, sul ruolo di Infront nella compravendita dei diritti televisivi. La guardia di finanza ha perquisito il quartier generale di alcune squadre, tra cui Genoa e Bari, a caccia di documenti sull’ipotizzato trasferimento di fondi che avrebbe rimesso in sesto conti non in regola. Oltre alla sede della Lega calcio e di altre compagini di A e B in relazione alla vicenda dei diritti. I reati ipotizzati sono, rispettivamente, ostacolo dell’attività degli organi di vigilanza, turbativa d’asta e turbata libertà degli incanti.