«Piena fiducia in Michel Platini» e «tutti compatti al suo fianco». È questa – come apprende l’agenzia di stampa – la posizione espressa dal comitato esecutivo dell’Uefa nella vicenda della sospensione dalla Fifa di Platini. «L’esecutivo non vede la necessità di ricorrere all’articolo secondo il quale il vice presidente subentri nei poteri e nei doveri del presidente».
Una riunione di emergenza dell’Esecutivo sarà convocata a Nyon per giovedì 15 ottobre. Inoltre, le 54 federazioni nazionali affiliate alla Uefa si riuniranno lo stesso giorno presso la sede del governo europeo del calcio. «L’Esecutivo Uefa non ha riscontrato la necessità, al momento, di ricorrere all’Articolo 29 (5) degli statuti Uefa, secondo cui il vicepresidente Uefa più alto in grado può entrare in carica e assumere i poteri del presidente in sua assenza», si legge in un comunicato.
Fonte: uefa.org
«Niente mi farà rinunciare, respingo tutte le accuse che mi sono state fatte e che si basano su semplici apparenze giuridiche di una imprecisione stupefacente. Niente mi farà rinunciare al mio impegno di servire gli interessi generali del calcio». È questo – apprende l’agenzia – il senso di una dichiarazione di Michel Platini rilasciata alla stampa nelle ultime ore.
Questa la dichiarazione del presidente: «All’inizio di questo pomeriggio, ho ricevuto una decisione della Commissione etica della Fifa che mi infliggeva la sospensione provvisoria, con effetto immediato, di 90 giorni. Questa decisione, alla quale naturalmente io mi opporrò nelle forme e nei termini previsti, era stata oggetto di una fuga intenzionale ed ho avuto l’opportunità di parlarne nella prima parte della giornata. Respingo nel loro complesso le accuse a me contestate – prosegue il presidente della Uefa –che si basano su mere apparenze legali, di una vaghezza sorprendente. La formulazione si limita a indicare che una violazione del Codice Etico della Fifa ‘sembra sia stata commessà e che una decisione sul merito non può intervenire immediatamente. Anche se può essere qualificato come farsa, mi rifiuto di credere che possa essere una decisione politica presa precipitosamente a contaminare una vita dedicata al calcio od a distruggere la mia candidatura alla presidenza della Fifa».
«La mia mentalità non dovrebbe essere ignorato da nessuno. Più che l’ingiustizia o la vendetta, è un profondo senso di ribellione che mi spinge. Sono più determinato che mai a far valere il mio buon diritto dinanzi ai giudici competenti».
«Con tutta la convinzione che posso chiamare a raccolta, ripeto che dedicherò tutto me stesso a far valere la mia buona fede. I numerosi messaggi di sostegno – conclude Platini – che mi sono giunti dalle associazioni nazionali della Uefa e delle altre confederazioni mi fanno continuare il mio lavoro nell’interesse generale del calcio. Nulla mi farà rinunciare a questo impegno».
Fonte: ansa
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