(A. Austini) Il recupero di una pedina per tappare due buchi. Il rilancio di Castan è il grande obiettivo della Roma durante questa sosta: c’è bisogno del brasiliano per sistemare una difesa troppo ballerina e col suo rientro De Rossi può tornare a centrocampo, che sarà a lungo orfano di Keita.
Garcia ha organizzato appositamente una partitella di 90 minuti a ranghi misti contro la Primavera l’altro ieri, in cui Castan ha mostrato dei netti progressi. I suoi problemi fisici sono in realtà risolti da mesi, ma ora deve ritrovare la convinzione e i tempi di gioco. Lui per primo si è accorto di averli persi durante gli allenamenti, le amichevoli estive e l’esordio di Verona, unica gara ufficiale giocata in questa stagione. Garcia allora ha deciso di fermarlo, Leo ha accettato ma la botta è stata dura.
Deve combattere una sorta di blocco psicologico, una normale insicurezza per chi si è dovuto sottoporre a un intervento al cervello e poi cominciare una lunghissima riabilitazione. «Una volta in piedi ho dovuto imparare da capo a camminare – raccontava Castan in un’intervista a Il Tempo dello scorso aprile – più tardi a correre. La gamba destra andava da sola, la sinistra no: serviva che mi concentrassi per muovermi».
A distanza di mesi non si è sentito ancora reattivo al 100% in campo, dove una frazione di secondo può essere decisiva per interpretare una traiettoria del pallone o un movimento dell’avversario. I medici l’hanno rassicurato, i risultati di tutti i test sono positivi, nei prossimi giorni ne sosterrà un altro ma la vera prova da superare è una partita. Quella con l’Empoli dopo la sosta sembra l’occasione giusta. Per Garcia è quasi un obbligo inserire di nuovo nelle rotazioni Castan, visto che Ruediger non è ancora pronto e nel frattempo si è fermato Keita. L’infortunio del maliano è molto più serio di quanto si pensasse al momento della sostituzione col Carpi. La nuova ecografia a cui si è sottoposto a Trigoria ha dato esito sconfortante: nonostante gli esami abbiano mostrato «una buona progressione riparativa della lesione della giunzione miotendinea – si legge nel bollettino – al muscolo semimembranoso della coscia destra», la prognosi è di circa 5 settimane a partire da oggi. Calendario alla mano, Keita dovrà saltare l’intero ciclo delle prossime sette partite – Empoli, Fiorentina, Udinese, Inter e Lazio più i due impegni col Bayer in Champions – e tornerà a disposizione a fine novembre, dopo la prossima sosta.