Intervista all’ex portiere romanista Gianluca Curci, che dopo essersi svincolato è passato al Mainz, club della Bundesliga tedesca:
“Mi sento bene – dice – è una realtà diversa dall’Italia questa tedesca. Per esempio: quando è finita la partita, per loro è finito tutto. Ogni aspetto del calcio è molto più tranquillo e si vive con serenità. Cosa mi ha spinto a venire? A Roma ho terminato il contratto, sapevo che in Italia era difficile trovare squadra e infatti è stato così. Poi, onestamente, ho sempre voluto provare un’esperienza all’estero ed è capitata questa a Mainz. Non ci ho pensato due volte“.
Che accoglienza in Germania, anche prima della firma: “Sono venuto qui qualche giorno prima di firmare il contratto, volevano conoscermi. Sono stati veramente disponibili, mi hanno presentato lo stadio e il centro di allenamento della squadra. Mi hanno mostrato dove mi sarei allenato e dove avrei giocato. E questo mi ha fatto molto piacere: non è usuale che un allenatore e un Direttore Sportivo vengano a parlarti prima anche di comprarti”.
Un inizio di stagione da secondo, visto anche il ritardo di condizione dovuto ai quasi tre mesi di stop alla ricerca di una squadra. Ora, Curci si confronta con un classe 1993 che in porta a Mainz sta dimostrando grandi qualità, Loris Karius: “E’ un buonissimo portiere, è giovane e ha già esperienza. Potrà crescere ancora e magari ambire a palcoscenici di ottimo livello: sta a lui migliorare e dimostrare quello che vale, perchè vale”.
Dopo un anno con Garcia, un nuovo allenatore giovane e fresco del panorama calcistico tedesco, Martin Schmidt. “Non conosco gli altri allenatori tedeschi – racconta – ma è un uomo che dà entusiasmo. Pretende che tutti gli allenamenti siano fatti a duemila, ti trasmette una voglia incredibile. E negli esercizi c’è da dire che tutti hanno voglia di faticare, merito dei ragazzi ma soprattutto suo. Qui non esistono titolari, tutti sono in discussione ogni settimana. Se uno va forte in allenamento gioca, se non vai benissimo – e qui non succede – finisci in panchina”.
A sorprenderlo, soprattutto la qualità di un gruppo giovane e motivato: “Quando sono arrivato al primo allenamento mi sono detto: ma son tutti così forti?!. Hanno tecnica individuale, velocità e automatismi consolidati. Ovviamente Yunus Malli (classe 1992, già 6 gol in Bundesliga quest’anno, ndr) ora come ora dà più nell’occhio, ma c’è sempre chi lo aiuta sia in attacco che da dietro. Bell e Brosinski, per esempio, mi hanno fatto una grande impressione”
“Se mi aspettavo questo ambiente? Immaginavo fosse così qui – continua Curci – quando si gioca in Germania lo si sa: ci sono sempre questi stadi non enormi ma con 30-40 mila spettatori costanti, tutti attaccati al campo. A Mainz abbiamo 30-32 mila spettatori di media, in una città di 250 mila abitanti. E’ tantissimo, sono quasi tutti allo stadio”.
Fonte: Gianlucadimarzio.com
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