STADIO ROMA Chiusa l’inchiesta sul terreno di Tor di Valle: in quattro a rischio processo

La zona di Tor di Valle
La zona di Tor di Valle

Sono quattro i nomi a rischio processo per l’inchiesta della Procura di Roma sul terreno di Tor di Valle, dove dovrebbe essere costruito il nuovo stadio della Roma. È stato disposto il deposito degli atti per l’indagine sul terreno di proprietà della Sais, società fallita nel 2014, riguardo alla quale sono emerse una serie di irregolarità da attribuire ad un’altra società, la Ippodromo Tor di Valle, fallita nel 2013. Ad essere coinvolti sono gli imprenditori Gaetano eUmberto Papalia, presidente e membro del consiglio d’amministrazione della Ippodromo Tor di Valle, ma nel registro degli indagati sono finiti anche Umberto Cicozzi, liquidatore della società, e Michele Saggese, amministratore unico della Sais.

I reati ipotizzati sono di bancarotta per distrazione e omesso pagamento dell’Iva. Da parte della Procura di Roma sono inoltre contestati una serie di reati dovuti alla rescissione del contratto di locazione del terreno, che avrebbe privato sia i creditori della Sais che della Ippodromo Tor di Valle dei proventi derivanti dallo sfruttamento dell’ippodromo. Il terreno, nel 2013 (anno del fallimento della Ippodromo Tor di Valle, ndr), è stato acquistato dall’imprenditore Parnasi e ceduto alla società incaricata della costruzione del nuovo impianto della Roma. Sull’utilizzo del terreno, la Procura di Roma ha aperto un’ulteriore indagine legata ad un possibile rischio idrogeologico.

Fonte: il sole 24 ore

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