De Rossi, ecco cosa scrive sul numero 16 giallorosso, la Gazzetta dello Sport:
Dov’eravamo rimasti? Al 6 settembre, a una Palermo improvvisamente ammutolita, ad una festa diventata a metà. Eppure, per Daniele De Rossi, il Renzo Barbera non è uno stadio come tutti gli altri. In quell’impianto, in una notte di settembre del 2004, è diventato azzurro. E non un esordiente qualsiasi, bensì un goleador da «prima volta», in grado di far dire all’allora c.t. Marcello Lippi: «Diventerà forte come Gerrard e Lampard». Cento presenze in Nazionale più tardi, la profezia può dirsi in qualche modo avverata, anche se nel calcio le caratteristiche e i rendimenti di ognuno sono difficili da confrontare. La festa di Palermo però, poco meno di un mese fa, ha corso il rischio di andare in archivio malamente, visto che un fallo di reazione di De Rossi su Mitsanski costò all’azzurro una espulsione e all’Italia una fetta di secondo tempo da brividi prima dell’urrà conclusivo. (…)
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