(U. Trani) – Provato e teso. Ovviamente amareggiato. Garcia stavolta nemmeno si difende. Si sente responsabile per la caduta all’Arena di Borisov: con la nuova sbandata in Champions si ritrova all’ultimo posto nel gruppo È di nuovo in bilico. La società non si espone, ma analizzerà bene la prestazione di domenica a Palermo. Lì il francese rischia di giocarsi il posto. «Sì, è colpa mia. Ho sbagliato la formazione. Così abbiamo pagato quel primo tempo senza equilibrio. I tre gol del Bate sono venuti tutti dalla stessa fascia. E’ bastato l’ingresso di Torosidis per sistemare le cose. La sua voglia e la tecnica di Iago Falque hanno cambiato volto alla squadra». Avrebbe dovuto pensarci alla vigilia, il tridente con Gervinho, Iturbe e Salah è stato fatale. Dietro e davanti. Loro sono hanno avuto cinismo e noi sfortuna. Per loro traversa-gol, noi traversa fuori. Il gioco è fatto di errori e noi ne abbiamo fatti di più. Nel secondo tempo almeno abbiamo fatto di tutto per recuperare e meritavamo un punto. Non di vincere perché con quel primo tempo non si può…».
SITUAZIONE COMPROMESSA – «I conti li faremo alla fine: il nostro obiettivo resta la qualificazione e siamo ancora a due punti dal secondo posto. Ma dovremo fare risultato a Leverkusen». Contro il Bayer, in Germania, appuntamento il 20 ottobre. «L’atteggiamento dovrà essere diverso. Qui è andato bene nei primi 5 minuti. Ma al primo contropiede abbiamo preso gol e ci siamo disuniti. Quando vai sotto di tre reti dopo un tempo è difficile tornare a casa con una vittoria». L’unico alibi è nell’organico dimezzato. Troppo pesanti le assente, a casa sono rimasti 4 titolari come Ruediger, Keita, Dzeko e Totti. «Ci sono mancate anche le forze perché eravamo corti con la rosa e ho pensato di schierare il miglior attacco. Ma non è stato così… I tre davanti non hanno partecipato alla fase difensiva. Non siamo mai stati aggressivi e abbiamo subito il loro pressing. Dobbiamo, insomma, fare meno errori per sfruttare la continuità. E’ successo pure contro la Sampdoria. Ma la reazione della squadra c’è stata, significa che la testa c’è».
GIOCATORI PERPLESSI – Nello spogliatoio si trovano almeno le risposte che possano spiegare la caduta all’Arena di Borisov. Florenzi ammette: «Noi siamo più forti del Bate, ma abbiamo preparato malissimo mentalmente la gara. Il pari non sarebbe stato meritato». Nainggolan è chiaro: «Colpa nostra, dobbiamo imparare la lezione. La reazione non deve arrivare nella ripresa. Perché se c’è, vuol dire che abbiamo sbagliato prima». Pjanic scuote la testa. «Non ha funzionato niente».