«Mi auguro che mi regalino una vittoria». Il sorriso è di chi si aspetta davvero i 3 punti per il brindisi migliore. Cento di questi giorni con la Roma, entro l’Arena di Borisov, l’Ufo a cielo aperto: Garcia, con la partita numero 12 nelle coppe europee (8 di Champions e 4 di Europa League), da sommare alle 82 in serie A e alle 6 di Coppa Italia, fa cifra tonda. «Non lo sapevo, conto solo quelle del campionato: ho lo stesso entusiasmo del primo giorno». Nelle 99 gare che hanno preceduto questa in Bielorussia, sono 54 le vittorie, 27 i pareggi e 18 le sconfitte. Come media punti, contando fino a 100, nessuno ne ha raccolti di più. Il francese è già a 189, Spalletti a 188 e Capello a 186.
PRECEDENTE DA RICORDARE – «In trasferta li ho già superati: mi vorrei ripetere. Sono concentrato sul presente, non sul passato e nemmeno sul futuro». La sfida è inedita per la Roma, non per Garcia. Che il 20 novembre 2012 riuscì con il Lille a battere il Bate in Bielorussia (a Minsk, però): match chiuso nel primo tempo, con le reti di Sidibè e Bruno. In quel girone, però, si piazzò ultimo addirittura dietro alla squadra di Borisov che, all’andata, aveva vinto in Francia (successo storico: il primo in Champions): troppo forti il Bayern Monaco e il Valencia per le 2 provinciali. Successo, dunque, inutile 3 anni fa. Stasera non è così: «Loro hanno già il campionato in tasca e possono puntare tutto sulla Champions, competizione alla quale sono abituati. Noi, però, vogliamo vincere. Ci giochiamo tutto nelle prossime tre partite: questa e i due spareggi con il Bayer».
FIDUCIA NEI PRESENTI – «Io conto su chi è qui con me». Garcia non cerca scuse, anche se non avrà 4 titolari e altri non sono al top. Nella lista presentata all’Uefa, tolti i giovani, il club giallorosso ha inserito solo 21 giocatori e non 22 come avrebbe potuto. Qui ne ha 16 più Iago Falque. Ma l’allenatore svicola sul metodo scelto dai dirigenti giallorossi: «Abbiamo riflettuto, avendo ancora un posto. Ma non è semplice trovare l’equilibrio tra giocatori formati in Italia e nella Roma per rispondere alle direttive dell’Uefa e da quest’anno dell’Italia. Non perdo tempo su questa cosa, sono fatti, non possiamo cambiare nulla. Ho una rosa meno importante per la sfida con il Bate. Con tanti assenti, però, avrò più solidità: nel momento di difficoltà numerico tutti dovranno fare qualcosa in più».Prepara il ritorno di Szczesny, pensa a Florenzi in attacco e al possibile cambio di modulo», chiede aNainggolan (ancora a digiuno) «di pensare prima a difendere». «Non sono un regista, ma so adattarmi, se serve» avverte il belga. La Roma non si allenata a Borisov. Il sopralluogo è stato affidato al team manager Zubiria. «Non volevo fare altre due ore di pullman: meglio restare a Minsk e studiare il campo al video». La Roma, per la prima volta, userà la nuova terza maglia che è grigio chiara con i bordi neri, presenti pure sui pantaloncini (calzettoni neri).
POLEMICA SUL WEB Lo stemma del club è in tinta (grigio-nero), senza i colori giallorossi. Per lo sponsor riprende il grigio della Lupa. Per tanti tifosi romanisti, invece, è troppo simile al bianconero della Juve. Il dibattito all’interno della tifoseria si è acceso sui social network già da ieri mattina. A riportarlo è l’edizione odierna de Il Messaggero.