«Il distacco di 4 punti? È merito dell’Inter, ma è presto per affermare che il campionato è chiuso. Cosa devono dire le 16 squadre dietro a noi? La classifica, ora, conta soprattutto sul piano psicologico. Una striscia di vittorie ti fa fare un balzo in avanti, ecco perché sono deluso per il pari contro il Sassuolo». Rudi Garcia si è molto italianizzato, ma conserva ancora un po’ di stupore per il modo tutto romano di esaltare il bene e il male, vivendo solo il momento: «La stagione non si ferma alla quarta giornata. Abbiamo fatto partite buone e meno buone, ma bisogna lavorare con calma per esser giudicati sul lungo periodo. Siamo quarti con due vittorie, due pareggi e nessuna sconfitta in campionato, più il pareggio in Champions contro il Barcellona: non mi sembra una catastrofe. Siamo un ciclista, pedaliamo a testa bassa per prendere più punti possibile, a partire dalla gara contro la Sampdoria». Tutto giusto. Meglio, però, non sfidare la scarsa pazienza italica con un altro pareggio o, peggio ancora, con una sconfitta.