Non gli basta il gol per sorridere. Cruda ma quanto mai realistica l’analisi della gara di Salah: «Se la Roma vuole vincere lo scudetto, partite come quella col Sassuolo si devono vincere». Inutile girarci intorno, l’egiziano centra il problema al primo colpo anche se poi, all’emittente di casa, corregge leggermente la mira: «Non è stato un inizio brillante. Siamo alla quarta partita, non dobbiamo certamente fare un dramma per questo pareggio anche se queste gare vanno vinte». Gli chiedono i motivi di una squadra apparsa per certi versi involuta rispetto agli impegni con Barcellona e Juventus e per altri uguale a se stessa, come già accaduto per tutto il girone di ritorno dello scorso anno: «Non so cosa ci sia successo. Non so se eravamo stanchi, forse qualcuno sì, però abbiamo avuto delle occasioni che non abbiamo sfruttato fino in fondo. La mia miglior partita con la Roma? Non ho ancora fatto vedere il mio meglio. Sto iniziando a carburare, anche se devo diventare più concreto sotto porta». E sulla rivale più accreditata per lo scudetto non si sbilancia: «Inter o Juventus? Sono due squadre forti e preparate ma noi dobbiamo pensare a noi stessi». Con una Sud piena (quasi) a metà per la protesta contro il Prefetto e la divisione, partia strana. Nainggolan: «Dobbiamo fare meglio, abbiamo preso un gol prima della fine del primo tempo e le cose sono diventate difficili. Stanchezza mentale e fisica? No, una squadra come la nostra deve giocare sempre alla massima intensità, abbiamo giocatori dello stesso livello per farlo. Lo scudetto? È ancora presto». A riportarlo è l’edizione odierna de Il Messaggero.