Garcia ha bisogno di tutti, ecco cosa scrive la Gazzetta dello Sport:
Diciannove giocatori impiegati, di cui 2, Ljajic e Ibarbo, lontani anni luce da Trigoria. Garcia, finora, più per necessità che per virtù, è stato costretto a cambiare almeno un giocatore per reparto, dovendo fare i conti con infortuni (Rüdiger, Pjanic, Szczesny) e con calciatori che, arrivati negli ultimi giorni di mercato, dovevano e devono ancora trovare l’affiatamento coi compagni. Ora che però il tempo stringe e le partite sono tutte ravvicinate arriva il compito più duro: gestire al meglio la profondità della rosa.
PRO E CONTRO Se da una parte avere un gruppo così profondo e con giocatori di personalità, che finiscono spesso in panchina, può essere un problema (col Barça, almeno all’inizio, c’erano De Sanctis, Maicon, Totti, Gervinho e Iturbe, Castan addirittura in tribuna per non parlare di Strootman), dall’altra è un aiuto prezioso quando gli impegni sono tanti e tutti vicini. Si parte oggi col Sassuolo, mercoledì si va a Genova contro la Samp, sabato prossimo all’Olimpico c’è il Carpi, poi la trasferta di Champions col Bate Borisov e quella di campionato a Palermo prima della sosta: 5 partite in 14 giorni che tanto diranno sulla Roma di quest’anno. Per questo, archiviati problemi fisici e musi lunghi, Garcia chiamerà a raccolta tutto il gruppo. (…)