Alle ore 13:15 di oggi, presso la sala stampa di Trigoria, va in scena la consueta conferenza stampa di mister Rudi Garcia che anticipa i temi dello scontro di campionato Roma-Sassuolo di domani pomeriggio.
Queste le parole del tecnico:
Tre volti diversi con Juventus, Frosinone e Barcellona. E’ soddisfatto? La squadra è cresciuta?
La squadra può giocare in diversi modi senza perdere in efficacia. Conta sempre il risultato, ed è più piacevole vedere la squadra giocare e vincere come contro la Juventus; ma saperlo fare prima di una sfida come quella di Champions, non è semplice e la squadra ha vinto. Sapevamo che contro il Barcellona dovevamo dimostrare altre caratteristiche che ci portano sempre all’efficacia e i miei lo hanno dimostrato in modo interessante per il futuro. Ho parlato di una Roma camaleontica, ed è una cosa che ci può aiutare per la stagione: è un fattore di crescita.
Difficile preparare Sassuolo dopo il Barca?
E’ un po’ come quella del Frosinone. Le partite prima e dopo la Champions sono complicate da preparare e giocare. Mi aspetto una gara difficile, giochiamo contro una squadra a sette punti, che ha giocatori forte, specie in attacco e che ha fatto un bell’inizio di campionato. I giocatori lo sanno, dobbiamo mettere tutto in campo per fare un risultato positivo, ossia la vittoria. L’obiettivo è allungare la striscia e fare la terza vittoria di fila.
Football Cares. Tutto il calcio italiano è chiamato a giocare insieme per una causa tanto nobile?
Il mondo del calcio deve seguire l’iniziativa, che è lodevole perché al di là dell’antagonismo tra club, specie tra quelli della stessa nazione, ci sono cause in cui bisogna dimostrare la nostra forza e solidarietà. Il calcio è lo sport più popolare del mondo e in termini di immagini e di potenza economica può tanto aiutare.
La Roma ha brillato meno quando è stata costretta a fare gioco. La squadra si difende meglio di quanto attacchi?
E’ inizio di stagione, devo continuare ad inserire i nuovi e riportare alcuni giocatori ad una buona condizione fisica, come Rudiger o Vainqueur. Rimaniamo efficaci ottenendo risultati positivi e lavorare per fare in modo che ci sia più intesa di gara in gara
Mancini ha parlato di 10 partite per capire chi vincerà lo Scudetto. Allegri ha parlato di Roma e Inter favorite. Lei?
Tutti hanno la propria opinione, la mia non cambia: la favorita resta la Juventus. Sembra che questo campionato potrebbe essere più aperto ma vedremo. Sarà il tempo a dire chi avrà ragione.
Turn-over per il Sassuolo? Un parere su Ponce?
Ezequiel è molto giovane ma ha qualità. Parla solo spagnolo e serve un periodo di adattamento: allenarsi con i grandi campioni è un fattore di crescita. Fa parte del parametro che ho menzionato prima, anche lui deve adattarsi sapendo che è giovane: e anche noi dobbiamo conoscerlo meglio. Tur-over? Tutto è possibile, anche rivedere gli stessi del Barcellona: siamo ad inizio stagione, è la terza partita in nove giorni. Questa rosa mi permette di avere sempre un livello coerente: chiunque entra il livello resta lo stesso, in grado di farci vincere le partite.
Difficile switchare da una gara difensiva ad una più offensiva? Le condizioni di Pjanic?
Abbiamo parlato dell’atteggiamento psicologico nel passare da una gara di Champions a una di campionato. Totale rispetto per il Sassuolo; pensiamo a giocare in una altro modo, a difendere un po’ meno di mercoledì ma sarà il campo a dare il suo giudizio. Il nostro atteggiamento deve essere differente. Mire sta bene, è tornato un po’ in anticipo: sia i fisioterapisti sia lui hanno lavorato bene. E’ convocabile, ha fatto tutto ed era ovvio che non poteva essere rischiato contro il Barcellona. Ora può iniziare tranquillamente senza rischi.
Szczesny, sarà lunga la convalescenza? E’ contento del suo inserimento?
Sapevamo che è un portiere di grande talento ed esperienza. Quando giochi con l’Arsenal e la Champions puoi solo essere uno di grande livello. Un dito è molto importante, serve tanto per un estremo difensore e non si potrà rischiare: per fortuna non c’è frattura ma dobbiamo curarlo bene e lasciare i tempi di recupero normali. La cosa più complicata sarebbe che tornasse lo stesso tipo di infortunio. Ha grande carattere, è a suo agio con i compagni e già capisce l’italiano: si impegna ogni giorno, ci chiede di parlare in italiano per imparare. Questo è un atteggiamento da grande. Colgo la possibilità di dire quanto siamo fortunati ad avere due portieri di grande livello: De Sanctis ha dimostrato contro il Barca che possiamo dormire sonni tranquilli per le prossime partite.
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