(D. Stoppini) – A volte ritornano, e non precisamente allo stesso modo. Lo fa Luis Enrique a Roma tre anni e mezzo dopo il suo addio, ma con un «triplete» in bacheca e un obiettivo: «Nessuno è mai riuscito a vincere la Champions per due volte di fila: per il Barcellona è uno stimolo incredibile». Comprensibile che parlando del passato ci sia qualche omissis. «Non credo che le mie dimissioni furono colpa di qualcuno. Fu una mia decisione e basta. Ho solo ricordo positivi della mia esperienza qui. Fu un campionato difficile, lo sapevo già prima di arrivare, ma il club mi ha sempre trattato benissimo. Inutile pensare a cosa sarebbe successo se fossi rimasto qui. Questa Roma non c’entra niente con la mia, ci sono solo 4 giocatori di quelli allenati da me. E l’ultima amichevole di agosto non conta nulla, perché la Roma ha acquistato diversi giocatori forti. Messi? Non è solo il più forte del mondo, lo è della storia del calcio».
RAKITIC E JORDI ALBA Concetto analogo quello di Jordi Alba. «Cristiano Ronaldo è un grandissimo giocatore, ma le cose che fa Leo non le fa nessuno. Lui è diversi gradini sopra a tutti gli altri. Anche per questo ci stimola l’idea di vincere la Champions due volte di fila». Titoli di coda per i timori di Rakitic. «La Roma è molto organizzata. Inoltre con Dzeko si è rinforzata parecchio, è uno dei migliori al mondo. Dobbiamo essere pronti e non concedere nulla»
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