CORRIERE DELLA SERA Pjanic fuori un mese. Totti ritorna indispensabile

Miralem Pjanic
Miralem Pjanic

I timori della vigilia si sono rivelati fondati: Rudi Garcia perderà Miralem Pjanic per circa un mese e almeno sei gare. Gli esami a cui si è sottoposto ieri il centrocampista bosniaco hanno confermato una «lesione di primo grado del muscolo soleo destro», cioè il polpaccio. Ancora una volta, quindi, la Roma paga un prezzo salato alle nazionali. Pjanic si è fatto male durante la gara che la Bosnia ha vinto 3-0 contro Andorra. Tra campionato e Champions League il centrocampista rischia di saltare sei o sette gare: Frosinone, Barcellona, Sassuolo, Sampdoria, Carpi e Bate Borisov sono sicure, potrebbe farcela per la gara del 4 ottobre a Palermo, ma se così non fosse se ne riparlerebbe il 17 contro l’Empoli. In mezzo ci sono, però, una nuova sosta del campionato e un doppio turno di qualificazione agli Europei fondamentale per la Bosnia, che affronterà il Galles in casa (8 ottobre) e Cipro (il 12) in trasferta: vincendole entrambe, la formazione di Dzeko e Pjanic avrebbe parecchie possibilità di agganciare il terzo posto, che garantisce gli spareggi. Logico pensare che il calciatore voglia andare, scontato che sarà convocato. La Roma dovrà mettere in moto i canali diplomatici con la federazione bosniaca per riuscire a gestire la situazione, e magari parlare con Pjanic, convincendolo a non rischiare più del necessario. Nell’immediato l’assenza di Miralem, che ieri aveva il morale ai minimi termini, si può considerare come una tegola vera e propria, per più di un motivo: 1) stava attraversando un bel periodo di forma e non solo per il gol realizzato alla Juventus, ma anche perché, senza Totti in campo, aveva cominciato a sentirsi maggiormente responsabilizzato e stava assumendo un ruolo ancora più centrale nel gioco di Garcia; 2) Pjanic, per caratteristiche, è un giocatore unico nella rosa giallorossa. Quello che gli si avvicina un po’ è Salih Uçan, ma vedere il turco in campo con continuità in un segmento di stagione così decisivo è, visti i precedenti, almeno improbabile, anche se ieri pomeriggio a Trigoria si è guardata con grande apprensione la gara che lo ha visto impegnato con l’Under 21 turca contro l’Olanda. 3) Garcia sarà costretto a riportare De Rossi a centrocampo e uno tra Castan (favorito) e Rüdiger in difesa o addirittura a cambiare modulo, passando al 4-2-3-1 o al 4-3-1-2 con Totti alle spalle di Edin Dzeko, soluzione che può andare bene in alcune gare ma non sempre. Il tecnico comincerà ad avere le idee più chiare da oggi, quando riavrà a Trigoria gli ultimi nazionali, Manolas, Gervinho, Gyomber, Salah e Uçan. A riportarlo è l’edizione odierna de Il Corriere della Sera.

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