Il parere dell’Atac certifica la sua crisi e mette una pietra insormontabile sul futuro dello Stadio della Roma.
“Il parere di Atac sul progetto di nuovo Stadio della Roma stupisce per il livello di crisi che ha raggiunto l’azienda del trasporto pubblico di Roma, ma soprattutto mette una pietra insormontabile sul futuro dello Stadio della Roma” hanno dichiarato Edoardo Zanchini, vicepresidente nazionale di Legambiente e Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio, “Nel parere inviato dall’azienda in merito al progetto di nuovo Stadio, che prevede il prolungamento della Metro B a Tor di Valle, vengono sostenute alcune tesi che risultano incredibili dal punto di vista trasportistico e inquietanti sul futuro della mobilità cittadina“.
L’Atac mette per iscritto la propria contrarietà al prolungamento, con parere condiviso dal Dipartimento Mobilità del Comune, segnalando criticità insormontabili. Un esempio è “l’incremento di rete con conseguente incremento di costi di esercizio per l’esercente” con cui, in sostanza Atac critica il progetto, che sarebbe realizzato a spese del proponente, perché determinerebbe per l’azienda dei costi di gestione.
“Come a dire stop a tutti i prolungamenti della Metro, di cui la città avrebbe un gran bisogno, perché poi tocca a noi gestirli. – proseguono Zanchini e Scacchi – Non solo, nel parere si sostiene che la biforcazione della Metro B a Tor di Valle, determinerebbe problemi sulla linea con una compromissione della regolarità del servizio creando problemi sulla metro B/B1 con la conseguenza di una riduzione dell’offerta in flessione del 40% dell’attuale servizio“.
In pratica si sostiene che la biforcazione della linea attuale, che a Magliana avrebbe una diramazione verso Tor di Valle (e si spera un giorno fino a Muratella, per incrociare la FM1) sarebbe impossibile da gestire. La tesi è davvero incredibile, anche perché la stessa Atac gestisce una biforcazione della Linea B a Piazza Bologna Rebibbia e Jonio. Se poi si guarda ad altre città, sono ad esempio tre a Milano le biforcazioni della metro (due sulla linea verde, una sulla linea rossa), mentre a Londra sono undici e a Berlino dieci.
“Possibile che a Roma quello che è normale altrove risulti impossibile? – concludono Zanchini e Scacchi – In ogni caso questo parere dell’Atac certifica di fatto lo Stop al progetto dello Stadio della Roma“.
È infatti la delibera approvata dal Consiglio comunale il 22 Dicembre 2014 a stabilire come condizione necessaria a dichiarare il pubblico interesse alla realizzazione dello Stadio il “potenziamento dell’offerta di trasporto su ferro a servizio dell’area di Tor di Valle e della città con frequenza di 16 treni/ora nelle fasce orarie di punta giornaliere, prioritariamente attraverso il prolungamento della Metro fino a Tor di Valle“, per ragioni legate proprio all’impatto sulla mobilità dell’area di una struttura di questa dimensione. Poiché la Roma-Lido non ha queste caratteristiche di frequenza e non esiste in programma un potenziamento di questo tipo, l’iter del progetto, secondo Legambiente, deve essere immediatamente fermato.
Fonte: Legambientelazio.it
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