IL TEMPO Il metodo Norman è la chiave del successo

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Una preparazione atletica studiata nei minimi dettagli e quindi applicata alla lettera, quando possibile, fa davvero la differenza, a certi livelli: in tal senso, Darcy Norman potrebbe essere l’arma segreta della Roma.

(E.Menghi) – Dai dati ai fatti. L’approccio scientifico alla preparazione introdotto da Darcy Norman ha modificato i metodi di lavoro e trasformato in percentuali le prestazioni dei singoli. L’utilizzo costante della pettorina con il GPS durante le sedute a Trigoria permette di sapere chi si è allenato meglio di volta in volta. Prima di Roma-Juventus a brillare erano stati Iago Falque e Digne, i migliori degli ultimi tre allenamenti, risultati poi tra i migliori in campo. Norman collabora molto con i match analyst Beccaccioli e Fioranelli, in uno scambio continuo d’informazioni. Il preparatore condivide con loro gli elementi raccolti in settimana, ricevendo dopo l’analisi video delle partite un reportage completo su ogni giocatore per confrontare le statistiche individuali con i dati ricavati dall’allenamento.

Il programma di lavoro è diverso rispetto ai due precedenti anni di Garcia: si torna in campo il giorno dopo la partita, se si può si riposa il giorno successivo, altrimenti per recuperare ci si affida ad una seduta di scarico in mezzo alla settimana (l’inizio è tosto). Oggi si riprende con una doppia senza Manolas, Gyomber, Gervinho, Salah e Szczesny, mercoledì scarico. La cosa più importante emersa dai dati è che la Roma capace di pressare quasi senza sosta la Juve non ha ancora raggiunto il top della forma. E questo fa ben sperare per il futuro.

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