ROMA-JUVENTUS Marotta: “Non si può giocare una partita così alla seconda giornata”

Marotta
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“La Lega calcio farebbe bene a tenere conto che una partita come Roma-Juventus non può essere in calendario alla 2/a giornata. Lo dico in termini di spettacolo, non per cercare un alibi”. Così l’ad bianconero Beppe Marotta in conferenza stampa.

“È normale che a Roma ci sia grande euforia, come dicevano i latini victoria concordia crescit – ha aggiunto – però questa sfida è arrivata troppo presto: la preparazione della Juve è stata particolare sia per gli impegni dei vari nazionali sia per la necessità di essere pronti per la Supercoppa, un trofeo al quale tenevamo molto. Onore alla Roma, ma sono solo tre punti”.

Sul mercato della Juventus:

«Pirlo e Tevez trasmettevano sicurezza e non è facile sostituire giocatori del genere. Oggi quelle certezze vanno ritrovate non grazie ai singoli, ma attraverso il gruppo, la compattezza di squadra. Non sono preoccupato della qualità, Allegri ha la possibilità di utilizzare più moduli differenti ed è la prima volta che accade. Dobbiamo inculcare personalità, motivazioni e anima vincente a questo gruppo. Ma siamo la Juventus e dobbiamo necessariamente vincere, e un concetto che voglio trasmettere a tutti.

Abbiamo centrato gli obiettivi, costruito un gruppo vincente fermo restando che fare meglio della stagione passata sarà davvero difficile. Abbiamo dovuto sopperire a partenze non dettate dalla nostra volontà, giocatori non facilmente sostituibili con caratteristiche di carisma e personalità come Pirlo e Tevez, però abbiamo allestito una squadra con diversi profili interessanti mixando giovani e meno giovani, perché credo che una squadra di soli giovani non possa vincere. Credo che sarà determinante il lavoro di Allegri, non solo sul campo. Dovrà trasformare questo gruppo in una squadra vincente, dandogli le motivazioni giuste per raggiungere gli obiettivi. La squadra è di valore e deve trovare compattezza. Hamsik faceva al caso nostro perché dobbiamo innanzitutto riconfermarci in Italia e avere giocatori che sanno cosa vuole dire andare a Frosinone e Carpi per vincere è un vantaggio. Su Draxler è venuta fuori una telenovela, è stata una trattativa difficile anche perché lo Schalke 04 è una società complicata con cui trattare e alla fine abbiamo deciso di ritirarci”.

Sulla futura cessione di Pogba: “Quando ti trovi davanti a delle offerte per un tuo calciatore che si aggirano intorno ai 100 milioni non traballi ma comunque sei orgoglioso. Ma siccome la Juventus vuole vincere, ha deciso di tenere un giocatore importante come lui. Visti poi i soldi di cui dispongono le squadre inglesi grazie ai diritti tv sono convinto che il prossimo anno le quotazioni dei giocatori aumenteranno del 30-40% e quindi se Pogba si confermasse sui livelli della passata stagione 100 milioni non basterebbero per prenderlo”.

Sulle rivali, Roma e Inter su tutte:

“I nerazzurri hanno allestito una squadra competitiva cambiando molto e quindi l’Oscar del mercato lo darei all’Inter che è tenuta a farsi poi valere sul campo. La Roma? È già una consuetudine che sia da scudetto. È normale che a Roma oggi ci sia grande euforia, ci siano grandi festeggiamenti. Io dico che domenica abbiamo perso perché non siamo ancora a posto e affrontare la seconda in classifica alla seconda giornata è un fatto che, senza alimentare la cultura dell’alibi, deve portare la Lega a tenerne conto, soprattuto per lo spettacolo. Quindi ha vinto la Roma, onore e merito ai giallorossi, ma sono solo tre punti. Dopodiché sappiamo che dobbiamo recuperare ed è come se oggi partissimo con handicap a meno sei ma la Juventus è abituata a vincere con grandi margini, con largo margine, quindi deve recuperare questi sei punti

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