(A. Austini) Vincente, almeno nel cognome. Forse Sabatini lo ha scelto perché nella lingua di Garcia «Vainqueur» significa vincitore. Nome di battesimo William, classe 1988, doppia nazionalità francese e haitiana, club di provenienza la Dinamo Mosca: è lui il centrocampista in arrivo per completare un reparto ancora orfano di Strootman (a giorni dovrebbe tornare sotto i ferri) e da ieri anche di Paredes, mandato a giocare in prestito all’Empoli.
Garcia non ha mai puntato sull’argentino, magari lo farà di più su un giocatore con maggiore esperienza (24 presenze in Europa League e qualche apparizione nelle nazionali giovanili francesi), che ha avuto modo di conoscere nel Nantes, suo primo club da professionista. Da ragazzino Vainqueur si era formato nell’Auxerre, poi è finito allo Standard Liegi e l’anno scorso in Russia. Pagato 7 milioni di euro dalla Dinamo, la Roma vorrebbe sborsarne non più di 5-6 e sta per chiudere la trattativa con la solita formula del prestito e diritto/obbligo di riscatto. Il francese sostituirà nella lista Strootman, che può essere inserito anche in seguito. Chi l’ha studiato per la Roma ha evidenziato la sua alta percentuale di passaggi completati in ogni partita, in aggiunta a un buon fisico e al temperamento che lo rendono un discreto recuperatore di palloni in mediana. Un’alternativa a Nainggolan, insomma, ben felice di sbarcare a Trigoria visto che nella Dinamo all’inizio di questa stagione è finito in panchina. Dovrebbe essere l’ultimo acquisto di questa sessione come al solito scoppiettante, ma non si può escludere un colpo di coda di Sabatini che ha tempo fino a lunedì: Juan Jesus e Bruno Peres mantengono vive le rispettive speranze.
Il diesse però è impegnato nelle cessioni. E ce n’è una che lo sta facendo riflettere parecchio: quella di Iturbe. Al Genoa ieri erano convinti di aver preso l’argentino e lo aspettavano addirittura oggi per le visite mediche. «Per noi è una priorità» ha confermato il tecnico rossoblù Gasperini mentre sul sito del club si annunciava un imminente «grande colpo di mercato in arrivo». Sei milioni di euro per il prestito, diritto di riscatto fissato a 20 milioni, questa la formula di un affare che però non è concluso: l’impressione è che a Genova abbiano corso un po’ troppo. Il procuratore Triulzi è a Roma con il ragazzo, che ieri si è allenato regolarmente, oggi dovrebbero arrivare gli altri agenti e l’avvocato dall’Argentina decisi a chiedere un ingaggio più alto al Genoa. Ma il vero ostacolo sono i dubbi di Sabatini, non del tutto convinto di salutare, seppure in prestito, un ragazzo su cui ha scommesso forte. Oggi è la giornata chiave: si vedrà. E la decisione potrebbe dipendere anche dalle altre uscite.
Oltre a Ljajic, che aspetta con fiducia l’Inter (ma Mancini lo ha messo nella sua lista dopo Eder), il principale indiziato alla partenza è diventato Ibarbo. È stato il colombiano a chiedere la cessione, in pole c’è la Samp, poi Bologna e Frosinone. Il Cagliari ha già incassato 5 milioni per il rinnovo del prestito e gliene spettano altri 6, di cui 5 scattati già alla prima presenza di Ibarbo a Verona: soldi che in realtà fanno parte dell’accordo su Nainggolan. Quindi i sardi devono dare l’ok per spostare Ibarbo: Ferrero si è visto con Giulini cercando di sbloccare la situazione. Intanto arriva un giovane centravanti di belle speranze: domani sbarcherà a Roma Ponce che si aggregherà direttamente alla prima squadra.