«Lo scorso anno avevo fatto un proclama, quest’anno non sorrido nemmeno. I favoriti per lo scudetto? Se mi avessero detto alla vigilia che avremmo vinto 2-1 in questo modo, avrei firmato col sangue».
L’avviso ai naviganti di Rudi Garcia al termine della vittoria giallorossa contro la Juventus nella seconda giornata di campionato all’Olimpico è chiaro: quest’anno poche chiacchiere e tanto lavoro. A vedere la prestazione della squadra, sembra che il messaggio sia stato recepito. «Siamo sulla strada giusta – le parole del tecnico – e questa è una squadra che produce gioco come ha fatto per almeno diciotto mesi da quando sono arrivato. La voglia collettiva, l’atteggiamento di ognuno in panchina è stato quello giusto. Sappiamo che abbiamo grandi giocatori, anche se in difesa ho dovuto fare delle scelte ma è andata bene, soprattutto con Digne che non volevo far giocare dall’inizio». La Roma ha dato la sensazione di controllare la partita, poi nei minuti finali ha sofferto nonostante l’uomo in più. «Alla fine era possibile fare meglio, senza dubbio. Penso che dopo il primo gol abbiamo dimenticato di pressare, ma è solo l’inizio della stagione. Mi piace giocare queste gare per la fiducia della squadra, mostra ai ragazzi la strada da seguire. La pausa servirà a tutti i nuovi per ambientarsi, è sempre più facile lavorare con una vittoria prima della sosta: tra poco arriverà la Champions League e avrò bisogno di tutta la rosa». A riportarlo è l’edizione odierna de Il Corriere della Sera.
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