(G. Piacentini) Nuovi protagonisti per una sfida che si rinnova anno dopo anno. Se negli ultimi tempi Roma-Juventus è stata Totti contro Buffon o De Rossi contro Pirlo, domani all’Olimpico soffierà il vento dell’Est. Le speranze di Garcia e Allegri passano infatti per i piedi di Edin Dzeko e Mario Mandzukic. Bosniaco il primo, croato il secondo, il meglio tra i numeri 9 acquistabili dalle squadre italiane sul mercato.
Due storie calcistiche parallele, con un breve incrocio nel 2010 quando per sei mesi hanno giocato insieme nel Wolfsburg, prima che Dzeko (a gennaio 2011) passasse al Manchester City. Sei mesi in cui Mario è stato la riserva di Edin – gli ha servito un assist nella gara persa 4-3 col Mainz – che giocava in attacco col brasiliano Grafite e con Diego, ex juventino che Italia è ricordato soprattutto per la doppietta realizzata proprio alla Roma, esattamente 6 anni fa, spingendo alle dimissioni di Luciano Spalletti.
Era il 30 agosto 2009, era la seconda giornata di campionato e si giocava all’Olimpico alle 18. Nonostante la falsa partenza, quella Roma con Ranieri in panchina arrivò ad un passo dal tricolore. Questa di Rudi Garcia spera di fare meglio grazie al contributo del centravanti preso dal Manchester City. «È lui il nostro top player», la «benedizione» di Francesco Totti per un attaccante che in carriera, tra club e nazionale, ha realizzato 226 reti in 505 gare ufficiali, con una media di 0,44 gol a partita. In pratica uno ogni due match.
Poiché a Verona ha rispettato la tradizione che lo vuole sempre a secco all’esordio con una nuova squadra, sono in molti ad aspettarsi che sia proprio lui a mettere il timbro contro la Juventus, curiosamente mai affrontata in carriera. «Non prometto mai un gol – le sue parole a Sky – ma di dare il massimo. Giocheremo davanti a uno stadio pieno, e riusciremo a fare un’impresa. Ho giocato contro tante grandi squadre ma mai con la Juventus: è una grande squadra che ha vinto gli ultimi quattro scudetti, e per questo la rispetto. Finalmente posso incontrarla e spero di fare bene, con i compagni non abbiamo dicusso dei bianconeri ma solamente di come batterli. È vero che siamo solo all’inizio e che ci sono troppi punti ancora a disposizione, ma noi vogliamo vincere davanti al nostro pubblico».
Sulla sfida a distanza con Mandzukic. «Non ci ho parlato perché sono concentrato solo sulla Roma, sarà bello ritrovare lui e Barzagli, con cui ho vinto un campionato in Germania. Io e Totti insieme? Possiamo coesistere, tutti vogliono giocare al fianco di Francesco ma è il tecnico a decidere quando succederà». Da Torino raccontano che la Juventus lo avesse scelto per sostituire Tevez, ma che poi abbia virato su Mandzukic ritenuto più «cattivo». «In passato c’è stata qualche voce, ma poi non si è concretizzato nulla. Ora sono felice alla Roma e il mio obiettivo è quello di vincere in tutte le competizioni». I tifosi giallorossi si augurano che cominci domani.