La terza fascia, anche nell’accezione genialoide di Platini che mette il Psv Eindhoven nella prima e il Real Madrid nella seconda, ha aiutato la Roma. Non è arrivato un girone di ferro come l’anno scorso (Bayern, Man City, Cska Mosca). Come dice Rudi Garcia, «dietro al Barcellona c’è posto». È vero che ai giallorossi sono toccati i più bravi di tutti, che nel recentissimo trofeo Gamper (5 agosto) hanno asfaltato 3-0 Totti & Co., ma agli ottavi di finale passano due squadre e così, a meno di clamorose sorprese, la Roma si giocherà il posto con il Bayer Leverkusen, in una sfida andata/ritorno più da Coppa Campioni che da Champions. Il Bate Borisov è davvero da quarta fascia. Nell’edizione scorsa i bielorussi hanno perso 5 partite su 6 (battendo solo l’Athletic Bilbao in casa) e hanno incassato 24 gol (-22 la differenza reti). È chiaro che un passo falso contro la squadra materasso sarebbe fatale, ma Garcia ha gli anticorpi. Il Bate (acronimo di Borisov Automobile Tractor Electronics) ha vinto solo 3 delle 24 gare disputate nei gironi di Champions, ma una di queste è stata proprio contro il Lilla, allenato dal tecnico francese, nel 2012-2013. Era l’esordio europeo nel nuovo stadio… Luis Enrique tornerà all’Olimpico, davanti a molti tifosi che lo avevano criticato da allenatore giallorosso, dopo aver vinto Liga, Coppa del Re, Champions League e Supercoppa Europea. Per la Roma sarà fondamentale, dopo lo choc dell’anno scorso contro il Bayern Monaco, dare un’altra immagine di sé al calcio di primo livello.