IL TEMPO La falsa partenza delle grandi

Jankovic
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(G. Giubilo) – Record battuti soltanto in negativo. Accade che alla Juve, prima di domenica sera mai aveva perduto in casa nella giornata di esordio del campionato. Le prime della classe già si guadagnano le orecchie d’asino e un posto dietro la lavagna ma non è il caso di farne un dramma basta capovolgere la classifica e partire dal basso. Anche in questo caso troveremmo dell’intruse, Fiorentina e Lazio, con merito, l’Inter con il «fattore c» venuto in soccorso all’ultimo istante.

Gli altri nomi fanno meno scalpore, anche perché rispettano la scala di valori della vigilia. La Samp e il Torino Walter Zenga non conosce mezzi termini preso a pallate in Europa League dai carneadi scesi da Novi Sad, gioca al tiro a segno con il Carpi, che segue il destino amaro dell’altre due neopromosse: a Genova partita in archivio dopo mezzora, il resto è academico e consente agli emiliani di consolarsi con un paio di gol di qualità. Non cerca attenuanti il Frosinone, l’aveva illuso un effimero vantaggio, poi in campo è rimasto soltanto il Torino che avrebbe meritato perfino un vistoso distacco.

Adesso c’è da chiedersi se la Juve possa riprendersi presto la sua egemonia i segnali non sono stati incoraggianti, ma Allegri non ha molte certezze alle quale aggrapparsi. Padoin regista è un ripiego ma la vera delusione è un Pogba troppo innamorato di se stesso e della scintillante vetrina che si era guadagnato nella mostra dei più preziosi gioielli europei. Motivi di allarme su una condizione da perfezionare, ma non poteva prevedere il tecnico, di perdere, dopo l’esodo estivo Khedira e Marchisio, ritrovandosi con un centrocampo improvvisato.

Bene indentificati, i problemi della Roma. Per sua fortuna il Verona non ha tenuto fede al suo appellativo di «fatale» nei confronti di squadroni del passato, vittime illustre di quel campo che adesso potrebbe essere destinato all’agricoltura.

Per tornare alla folta schiera delle nove formazioni in minifuga, i giorni più delicati sono quelli che deve vivere la Lazio. Biglia fuori un messe è una brutta tegola, dietro l’angolo c’è la gara di ritorno in Germania, per la Champions. Anche se la vittoria senza subire gol è una premessa importante, sognare un gol nello stadio del Bayer potrebbe garantire la promozione tra i grandi dell’Europa. Alla sfida epica di domenica, aggiungono pepe le recenti notizie de mercato. Perché la Juventus presenterà due rinforzi di lusso come Alex Sandro oltre a Cuadrado. la Roma, a sua volta, pare avere risolto l’interrogativo più assillante, la fascia sinistra della difesa. Reparto che guadagnerà un presidio di qualità come Digne, che lascia il Psg e lo scomodo dualismo con Maxwell. Tatticamente, possibile un passo avanti, di sicuro i campioni in carica se la giocheranno senza neanche sognarsi di imitare le barricate veronesi. Dovrebbe essere garantito lo spettacolo, auspicabile che la Roma non deva soffrire i frenetici sbalzi d’umore del suo tifo, al quale basta pochissimo per passare dai sogni di gloria alla depressione più profonda.

Buone notizie dal fronte arbitrale in questa prima giornata. Brilla Roma con Valeri e Mariani ( Aprilia è a un passo della capitale), la Toscana con Banti e Irrati, la Romagna che lancia il ravennate Michael Fabbri, preziosa eredità della scora serie B .

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